25 anni della riunificazione della Germania - Breve storia di Berlino a partire dal 1933

Soldati issano la bandiera sovietica sul balcone dell’Hotel Adlon dopo la battaglia di Berlino - Fotografo: Sconosciuto - Bundesarchiv, Bild 183-R77767 / CC-BY-SA

di Emilio Esbardo

In occasione dei 25 anni della riunificazione della Germania ripubblichiamo la breve storia di Berlino

Gli anni dell’immediato dopoguerra sono gli anni della ricostruzione, del ritorno alla normalità, della speranza di un futuro certo; ma c’è un prezzo da pagare.


Berlino diviene il capro espiatorio di due ideologie contrapposte: il luogo di scontro tra il comunismo ed il capitalismo, rappresentativo della divisione del mondo in due blocchi. Berlino è il centro e il cuore della Guerra Fredda, la linea di confine che divide i paesi capitalistici dai comunistici: ogni contrasto tra le due superpotenze, ogni crisi, vengono sentiti immediatamente, toccati con mano dai cittadini berlinesi.

Dunque è necessario riportare qui una breve storia di Berlino, a partire dalla presa del potere dei nazisti, per comprendere il suo aspetto odierno così variegato e dalle molteplici sfaccettature: Berlino è la città dove l’architettura, il teatro, la musica, la letteratura e la mentalità mostrano il conflitto di ideologia. Ad esempio la Stalinallee è stata progettata per soddisfare la funzionalità socialista, un’ampia strada capace di contenere grandi masse per grandi dimostrazioni:

La strada del futuro – questo era il cammino della giovane generazione in una nuova era, ma contemporaneamente era già anche il futuro stesso: nuove costruzioni, belle, moderne e ben illuminate. Nelle città del futuro ci dovranno essere ampie strade, dove ci sia spazio per masse di dimostranti, che lascino lo sguardo libero al cielo e dove un venticello estivo possa soffiare ed agitare le bandiere. Però la strada del futuro deve essere diritta, senza curve volta verso il sole che sorge…[1] 

Stalinallee angolo Warschauer Strasse, 30 Agosto 1955 - Fotografo: Hans-Günter Quaschinsky - Bundesarchiv, Bild 183-32583-0005 / CC-BY-SA

La letteratura del periodo, assieme a teatro, musica e pittura, riflette altrettanto le due differenti visioni di vita ed è uno strumento concreto, con il compito di far crescere ed educare la gente alla ideologia comunista o capitalista: due delle figure di maggior spicco sono Ždanov e McCarthy. 

Ždanov è il promotore di una politica severa e opprimente nei confronti di qualsiasi espressione differente dal realismo politico e culturale sovietico.

McCarthy è l’iniziatore di una politica anticomunista portata agli estremi. È rimasta famosa la sua caccia alle streghe, soprattutto contro gli attori di Hollywood (tra cui Humphrey Bogart) accusati di cooperazione con il regime sovietico.

La breve testimonianza di uno scrittore della Repubblica Democratica Tedesca, che riporto qui sotto, assieme ad una affermazione di Ždanov, ci può far comprendere meglio la funzionalità e l’asservimento della letteratura ai due sistemi politici: 

Perciò bisognerà unire la rappresentazione artistica, storica e concreta, con il compito di trasformare ed educare i lavoratori allo spirito socialista.[2] 

A quel tempo, lo dico amaramente siamo ritornati ai disegni rupestri. – Abbiamo bisogno di patate, dunque cantata di patate! – Abbiamo bisogno di un aumento della produzione, dunque – compositori e poeti, scrivete poesie, canzoni, cantate, per far crescere la nostra produzione!…[3] 

Café Kranzler nel cuore di Berlino ovest in pieno boom economico, 7 Luglio 1955 - Fotografo: Brodde - Bundesarchiv, B 145 Bild-F002774-0008 / Brodde / CC-BY-SA

Ma la Berlino odierna è anche la Berlino degli spazi lasciati vuoti dove una volta c’era il Muro; i nuovi quartieri nati dal nulla ed in brevissimo tempo dopo la sua riunificazione; le piccolissime tracce che ci ricordano i nazisti o quelle riemerse dalle macerie, scampate alla quasi totale distruzione della città durante la seconda guerra mondiale (come i buchi dei proiettili alle pareti di alcuni edifici); l’aspetto orientale di Kreuzberg e l’influenza dei turchi nella cultura berlinese che ebbe origine dopo e a causa della costruzione del Muro; i quartieri multietnici nati con l’affluenza di giovani scrittori, case di moda, case editrici musicali e cinematografiche, atelier, provenienti da tutte le parti del mondo ed attratti da un ambiente dinamico, giovane e ottimista generato dalla caduta del Muro.

Si può dunque definire Berlino come una città da un aspetto casuale, dalle differenti sfaccettature imposte dalla storia e dal tempo.

È solo attraverso la conoscenza del passato che si può comprendere il presente e questa breve storia si pone il compito di citare i più salienti avvenimenti storici che hanno portato la città ad avere il suo aspetto odierno.

Cronologia
30 gennaio 1933 Il presidente Hindenburg nomina Hitler cancelliere. Fiaccolata delle SA attraverso la Porta di Brandeburgo

Hitler e Mussolini in parata nelle strade di Berlino, il 29 settembre 1937, a bordo di una Mercedes-Benz 770 Tourer (1ªserie - W07) del 1937 - Fotografo: Sconosciuto - Bundesarchiv, Bild 183-C13771 / CC-BY-SA

1936 Giochi olimpici a Berlino.
1937 Albert Speer è il responsabile per la ricostruzione di Berlino come degna capitale del futuro impero tedesco “Germania”. Si progettano delle opere architettoniche monumentali. La città, fedele alla sua tradizione, diviene nuovamente un cantiere aperto: “… questa città non si costruisce masso dopo masso per l’eternità, bensì la storia dei suoi edifici è anche la storia della loro distruzione. La storia delle costruzioni berlinesi come storia di rinnovamento non è comprensibile senza la storia di demolizione. Già prima della seconda guerra mondiale (…) che terminò con la capitolazione sotto gli attacchi di bombe e granate degli alleati, era Berlino come città (…) già stata distrutta un migliaio di volte, per nuove costruzioni più grosse, più belle più moderne”[4].Sin dall’inizio Albert Speer ha in progetto di far demolire 52.000 abitazioni per fare spazio al nuovo.
9/10 novembre 1938 La cosiddetta “Notte dei cristalli”, durante la quale si distruggono e vengono incendiate le sinagoghe e le attività commerciali degli ebrei.
9 gennaio 1939 Fine della costruzione del “Neue Reichskanzlei” (“Nuova cancelleria del Reich”). I lavori vengono eseguiti nel tempo record di nove mesi. L’edificio deve rappresentare la grandezza e la potenza del popolo tedesco.
1940 Primo attacco aereo su Berlino.
18 febbraio 1943 Il ministro della propaganda Joseph Goebbels chiede durante un celebre discorso alla popolazione: “Wollt ihr den totalen Krieg?” (“Volete la guerra totale?”). Gli uomini tra i 16 e i 65 anni e le donne tra i 17 e i 45 anni debbono arruolarsi per la “difesa del Reich”.

Joseph Goebbels urla durante la manifestazione nel “Sportpalast”: Volete la guerra totale, 18.2.1943, Fotografo: Schwahn - Bundesarchiv, Bild 183-J05235 / Schwahn / CC-BY-SA

20 luglio 1944 Attentato, fallito, ad Hitler, organizzato da Von Stauffenberg.
25 aprile 1945 Le truppe sovietiche circondano Berlino. I nazisti vogliono una guerra all’ultimo sangue e giustiziano tutti coloro i quali intendono arrendersi. Le truppe dell’Armata Rossa, a loro volta, saccheggiano, violentano e uccidono i civili.
30 aprile 1945 Hitler e Goebbels si suicidano. L’Armata Rossa issa la bandiera sovietica sull’edificio del Reichstag. Questo momento è immortalato dalla foto di Jewgeni Chaldej.
2 maggio 1945 Il generale tedesco Helmuth Weidling firma la resa di Berlino.
Maggio 1945 Berlino, oramai un cumulo di macerie, diviene il simbolo dell’orrore nazista. Dei 4,3 milioni di abitanti ne rimangono in vita all’incirca soltanto 2,6 milioni. Si ritorna però velocemente alla vita: riprendono le trasmissioni radio, si stampano di nuovo i giornali. Si possono acquistare molti beni primari al mercato nero.

Berlino: Distruzione dopo un bombardamento, febbraio 1945, Fotografo: sconosciuto - Bundesarchiv, Bild 183-J31345 / CC-BY-SA

5 giugno 1945 Berlino è sotto il controllo delle truppe alleate, che la dividono dapprima in tre, e in seguito, in quattro settori: sovietico, statunitense, britannico e francese.
1946 Inizia la ricostruzione della città. Berlino viene ripulita delle sue macerie ad opera delle cosiddette “Trümmerfrauen” (“Donne delle macerie”). Esse sono obbligate a svolgere questa mansione per una legge stabilita dall’ “Alliierter Kontrollrat” (“Consiglio di Controllo degli Alleati”). Berlino è un gigantesco cantiere.Viene riaperta la Berliner Universität e fondate altre due università: la Technische Universität e la Freie Universität.I teatri tornano ad attrarre pubblico e critica internazionale. Il pezzo “Mutter Courage” (“Madre Coraggio”) di Bertolt Brecht ha un successo mondiale.
7 marzo 1946 Nasce la “Freie Deutsche Jugend” (“Libera gioventù tedesca”), in breve FDJ, concepita come “un’organizzazione giovanile democratica antifascista”. Presidente è l’allora giovane Erich Honecker.
21 – 22 aprile 1946 Nel “Berliner Admiralpalast” nasce il partito della SED, (“Sozialistische Einheitspartei Deutschlands”, “Partito socialista unito tedesco”) dall’unione di KPD e SPD. Presidenti: Wilhelm Pieck (KPD) e Otto Grotewohl (SPD).La SED è l’unico partito ammesso nel settore sovietico e nella futura Repubblica Democratica Tedesca.

Walter Ulbricht, Otto Grotewohl e Wilhelm Pieck: Conferenza Berlinese / nascita partito SED, Schiffsbauerdamm, Palast e Deutschs Theater, 04.1946, Fotografo: Abraham Pisarek / Deutsche Fotothek‎

23 aprile 1946 Prima tiratura del giornale Neues Deutschland come portavoce della SED.
5 settembre 1946 Prima trasmissione della “Rundfunk im amerikanischen Sektor” (“Radio nel settore americano”), conosciuta come RIAS.
15 ottobre 1946 Prima del film “Die Mörder sind unter uns” (“Gli assassini sono tra di noi”); il primo film del dopoguerra in Germania e la prima produzione della DEFA (“Deutsche Film-AG”) in Potsdam-Babelsberg nella Germania est. La pellicola è ambientata tra le macerie di Berlino che diventano per molti anni lo sfondo di numerose produzioni cinematografiche, un’icona del dopoguerra.
28 novembre 1946 Nel settore sovietico di Berlino viene fondata la “Volkspolizei” (“Polizia del popolo”), conosciuta come VOPO.
Inverno 1947 Prima dello spettacolo teatrale di Konstantin Simonow “Die russische Frage” (“La questione russa”) che solleva molte proteste perché concepita in chiave antiamericana. Dall’ottobre 1946 fino alla data odierna sono stati già inscenati 54 rappresentazioni di registi stranieri, tra i quali Jean Giraudoux, Thornton Wilder, Jean Anouilh, e allestite opere di classici e moderni russi.
24 giugno 1947 Ernst Reuter viene eletto sindaco di Berlino; non viene però riconosciuto dalle autorità sovietiche. Reuter reagisce facendo stampare biglietti da visita con la scritta: “Der gewählte, aber nicht bestätigte Oberbürgermeister von Berlin” (“Il sindaco di Berlino eletto, ma non confermato”).
Marzo 1948 L’Unione Sovietica lascia  l’Allierter Kontrollrat (“Consiglio di Controllo degli Alleati”). Berlino diviene il centro di scontro di due ideologie contrapposte che divideranno per parecchi anni il mondo in due blocchi: quello capitalistico e quello comunistico.
Aprile 1948 I russi bloccano più volte la circolazione da e per Berlino.
Maggio 1948 Il partito SED organizza una manifestazione nel settore est della città per una “Berlino unita e democratica”. 
23 giugno 1948 L’amministrazione militare sovietica ordina che il marco utilizzato nella propria zona d’occupazione venga esteso a tutte le altre zone della Germania, cosa che naturalmente viene rifiutata dalle altre potenze vincitrici.I sovietici reagiscono con il cosiddetto “Berliner Blockade” (“Blocco di Berlino”). Tutte le vie di comunicazione, via terra e via mare che consentono l’accesso nella città agli alleati occidentali, vengono sbarrate.Tuttavia “tre corridoi aerei” rimangono aperti e gli americani riescono a fornire gli approvvigionamenti agli abitanti di Berlino ovest proprio attraverso il “Luftbrücke” (“Ponte Aereo”). Gli aerei utilizzati per tale scopo vengono denominati “Rosinenbomber” (“Bombe di uva passa”), mentre i pacchi “Care-Pakete” (“Pacchetti fragili”).

Atterraggio a Tempelhof, 1948 - Autore: USAF / USGOV-PD

9 settembre 1948 Il sindaco Ernst Reuter tiene un discorso divenuto celebre: “Popoli di tutto il mondo … guardate questa città e i suoi cittadini e riconoscete che non potete e dovete abbandonarli”. 
1949 Viene proiettato nelle sale il film russo “Padeniye Berlina” (“La caduta di Berlino”) di Mikheil Chiaureli.  
12 maggio 1949 Fine del “Blocco di Berlino”. I primi “Interzonenbusse” (Autobus autorizzati a poter attraversare tutti i settori”) circolano con la scritta: “Hurra, wir leben noch” (“Evviva, siamo ancora vivi”). La città rimane comunque divisa nell’amministrazione, nelle finanze e nel trasporto.
23 maggio 1949 Bonn diviene la capitale della neonata Repubblica Federale Tedesca (RFT).
7 ottobre 1949 Berlino est diviene la capitale dell’appena proclamata Repubblica Democratica Tedesca (RDT).

Fondazione della DDR, 7 Ottobre 1949 – Fotografo: Sconosciuto / Bundesarchiv, Bild 183-G1122-0600-130 / CC-BY-SA

11 ottobre 1949 Sfilata per la fondazione della RDT. Le persone, fiaccole in mano, si trascinano lungo la Unten der Linden fino alla tribuna d’onore delle massime cariche istituzionali. La stessa via è stata percorsa il 30 gennaio 1933 da una folla festante in onore di Hitler appena divenuto cancelliere. La tribuna d’onore è posizionata a August-Bebel-Platz, dove i nazisti hanno bruciato i libri il 30 maggio 1933.
1 dicembre 1949 Il sindaco Ernst Reuter inaugura la centrale elettrica a Ruhleben, che rende Berlino ovest indipendente dalla distribuzione di corrente fino ad allora rifornita dai russi.
21 dicembre 1949 In occasione del settantesimo compleanno di Stalin, la “Große Frankfurter Straße” e la “Frankfurter Allee” diventano una sola via che prende il nome di Stalinallee.
Anni ’50 Enormi differenze economiche tra le due parti della città: Berlino ovest raggiunge il miracolo economico del resto della Repubblica Federale, cosicché i suoi abitanti hanno un’abbondanza di beni presenti nelle vetrine dei loro negozi. Tale abbondanza stride contro le lunghe file davanti ai negozi degli abitanti della zona est, per l’insufficienza persino di beni primari. Sono lunghe ore di attesa per ricevere il pane. Una città che anche nel suo aspetto esteriore comunica due differenti ideologie.
1950 Nasce il Ministerium für Staatssicherheit (“Ministero della Difesa dello Stato”) conosciuto come Stasi, la cui centrale è situata nel quartiere berlinese Berlin Lichtenberg. Gli appartenenti si ispirano alla polizia segreta russa “Tscheka” e addirittura coniano per loro stessi il nomignolo di “Tschekisti”.La figura principale ed incontrastata del Ministero è Erich Mielke, che è anche il presidente della squadra di calcio Berlino SV Dynamo.La Stasi oltre ad essere addetta alla sicurezza dello stato è altresì responsabile dello spionaggio nazionale ed estero, della protezione di oggetti e persone, e del controllo dei confini.Lo scopo principale di Mielke è di prevenire qualsiasi forma di pensiero critico o azione che possa andare contro la dittatura socialista della SED.Per questo motivo dà vita ad una perfetta e collaudata macchina burocratica col fine di controllare l’intera popolazione della Repubblica Democratica:

  1. Di tutti i cittadini sospetti fa mettere da parte Geruchskonserve (“Conserve di odore”), affinché possano essere inseguiti da cani addestrati in caso di necessità.
  2. Utilizza apparecchi speciali per fare aprire giornalmente 90.000 lettere ricevute o spedite a persone sospette, farle copiare e poi richiudere, senza che gli interessati possano accorgersene.
  3. Fa inserire telecamere nascoste con microfoni negli appartamenti privati e mettere sottocontrollo i telefoni

Mielke deve conoscere tutto di tutti. I collaboratori ufficiali della Stasi nel territorio della RDT sono 90.000 e gli in ufficiali 180.000. Per ogni 100 cittadini ci sono due impiegati della Stasi a vegliare. In rapporto al numero della popolazione è il più grande servizio segreto della storia: persino nella Germania occidentale ci sono 2.000 persone agli ordini di Mielke.

Dichiarazione di Mielke nell’agosto del 1992: “Hätte die Partei mir den Auftrag gegeben, dann gäbe es die DDR vielleicht noch heute” (“Se il partito avesse dato a me il massimo incarico della Repubblica, probabilmente ci sarebbe ancora oggi una Repubblica Democratica Tedesca”).

 

24 ottobre 1950 Gli americani installano la “Freizeitglocke” (“La campana della libertà”) sulla torre del Rathaus Schöneberg. Ernst Reuter in breve: “La nostra campana verrà udita non solo a Berlino e attraverso l’oceano giungerà al popolo americano, ma anche nell’est”.
6 novembre 1950 A Berlino est vengono fatti saltare in area i resti dello “Stadtschloss” (“Castello cittadino”), nonostante possa essere restaurato. Questa azione segue la linea politica della Repubblica Democratica Tedesca che vuole tagliare ogni legame, sia con il passato prussiano che con quello nazista.
10 luglio 1951 Viene eretto il “Luftbrückendenkmal” (“Monumento alla memoria del ponte aereo”) a forma di tre speroni curvati, che simbolizzano i tre corridoi aerei.
22 dicembre 1951 Il ministro per le strutture costituisce il “Comitato per la costruzione nazionale” per la ricostruzione di Berlino est. Attraverso una serrata propaganda si istituiscono “donazioni per la costruzione”, “risparmi per la costruzione”, “lotterie per la costruzione”, “concorsi per la costruzione”. Rimane famosa la frase: “Bau auf, bau auf…” (“costruisci, costruisci…”).
1952 Tutte le frontiere verso la Repubblica Federale, eccetto quelle berlinesi per il  “Viermächtestatus” (“Statuto delle Quattro Potenze”), vengono chiuse a causa della continua emigrazione degli abitanti dell’est verso ovest. Berlino rimane, dunque, l’unica porta aperta verso la “libertà”. A Berlino ovest si costruiscono centri di raccolta per fuggitivi della Repubblica Democratica.
3 febbraio 1952 Grazie a progetti di differenti architetti si ridisegna la Alexanderplatz pensata come “una vetrina dell’est”.
Marzo 1952 L’Unione Sovietica propone agli alleati occidentali la riunificazione della Germania, ma non viene accettata perché considerata una trappola dei comunisti. I toni della Guerra Fredda si inaspriscono.  L’undici giugno il partito SED organizza una manifestazione a Marx-Engels-Platz. Il Messaggio è chiaro: Ulbricht dichiara di voler formare una Germania socialista e se in futuro ci sarà una riunificazione, questa sarà solo sotto la guida e l’ideologia della SED.
27 maggio 1952 Per un ordine dei vertici della SED vengono tagliate le intere linee telefoniche tra Berlino ovest ed est.
Dal 1 giugno 1952 Gli abitanti di Berlino ovest hanno bisogno di un permesso per viaggiare nella RDT.
Luglio 1952 Gli abitanti di Berlino ovest vengono espropriati delle loro case e proprietà, che si trovano nel territorio della RDT.
5 marzo 1953 Muore Stalin. Il culto della sua persona raggiunge il suo apice.
12 -17 giugno 1953 I  lavoratori di Berlino est protestano contro l’aumento delle trattenute e per la mancanza di sicurezza nei posti di lavoro. Il culmine dello sciopero è il 17 giugno. Gli avvenimenti di questo giorno avranno conseguenze per tutta la durata della Repubblica Democratica e avranno un peso fondamentale nella decisione di erigere il Muro.La parola sciopero inizia a circolare per la prima volta nel cantiere dell’ospedale Friedrichshein sabato 12 giugno. Gli animi si riscaldano il lunedì. Il 16 giugno inizia a formarsi una folla di circa 2000 dimostranti lungo la Stalinallee che prosegue per Alexanderplatz, Unter den Linden, lo Staatsoper fino alla sede dei ministri; nel frattempo il numero dei dimostranti è aumentato a 10000 e le richieste sono mutate. Ora si pretende la caduta del governo ed elezioni libere. La folla si dà appuntamento il giorno seguente presso la Strausberger Platz. La cronaca degli avvenimenti è raccontata dalla RIAS che a Berlino ha un ruolo centrale durante gli anni della guerra fredda. È celebre la frase con cui iniziano le trasmissioni: “Hier ist RIAS Berlin. Eine freie Stimme der freien Welt” (“Qui radio RIAS Berlino. Una voce libera del mondo libero”).Il 17 giugno un’immensa massa, sempre più crescente, si dirige da Strausberger Platz in centro città. Vi sono numerosi incidenti: “… Si giunge alle violenze. Una baracca della dogana viene data alle fiamme. Più tardi anche la Columbus-Haus e la Haus Vaterland a Potsdamer Platz.”[5]Poi i dimostranti commettono un grandissimo errore. Tolgono la bandiera sovietica issata sulla Porta di Brandeburgo e la bruciano. I russi, che fino a quel momento erano indecisi se giungere in aiuto del governo della Repubblica Democratica, inviano i loro carri armati per disperdere la folla inferocita. Verso mezzogiorno è l’inizio di una tragica fine: “Verso mezzogiorno i distaccamenti avanzati dell’Armata Rossa raggiungono il centro città. I carri armati sovietici spianano col rullo lungo i tigli. Un dimostrante finisce sotto il cigolo di un carro armato e rimane schiacciato. La prima vittima di questa giornata, a cui ne seguiranno oltre 100”[6].II punti di accesso a Berlino ovest vengono bloccati ed inizia la caccia ai responsabili dei disordini. La colpa di aver fomentato la rivolta è assegnata ad infiltrati tra gli operai dell’occidente imperialista e fascista ed alla propaganda della RIAS. Senza l’aiuto dei russi il governo della RDT sarebbe crollato. In futuro i dirigenti della SED, temendo nuove insurrezioni, adottano sempre norme più severe, ingiuste e disumane contro il proprio popolo.A Berlino ovest vi è una strada intitolata “17 giugno” per ricordare le vittime innocenti di questo giorno grigio e triste. Anche i nomi delle strade testimoniano il periodo della guerra fredda a Berlino e contribuiscono alla formazione del suo volto attuale. 

Carri armati sovietici a Berlino il 17 giugno 1953 – Fotografo: Sconosciuto / Bundesarchiv, B 145 Bild-F005191-0040 / CC-BY-SA

23 giugno 1953 A Berlino ovest si organizza una manifestazione per le vittime del 17 giugno.
2 ottobre 1953 Riapertura del Cabaret “Die Distel”, voce critica all’interno della dittatura della RDT. Attacchi contro burocrazia, retorica ideologica e mancanza di beni primari.
Febbraio 1956 Chruschtschow denuncia in un discorso segreto i crimini commessi da Stalin, la cui figura si trasforma velocemente da uno dei più grandi eroi del novecento ad uno dei  più folli criminali, alla stregua di Hitler.
22 aprile 1956 Scoperto un tunnel di 300 metri, tra Berlino est ed ovest, all’interno del quale vengono trovati moderni apparecchi elettronici: è stato costruito dagli americani per spionaggio.
14 agosto 1956 Muore Bertolt Brecht cofondatore del teatro “Berliner Ensembles”.
1958 Il numero dei fuggitivi aumenta sempre di più. La Repubblica Democratica perde ogni giorno i migliori professionisti. I sovietici disconoscono lo “Statuto delle Quattro potenze” e intimano agli alleati di abbandonare Berlino.
1961 Inizio della destalinizzazione. In Russia il cadavere del feroce dittatore viene fatto allontanare da quello di Lenin, dove è stato posto dopo la sua morte. Stalingrado cambia nome in Volgograd. Questo ha delle conseguenze anche a Berlino. La statua di Stalin viene tolta dalla città e la strada Stalinallee cambia nome: la si divide in due parti, una si chiama Frankfurter Allee e l’altra Karl-Marx-Allee.
15 giugno 1961 Ulbricht dichiara: “Niemand hat die Absicht eine Mauer zu errichten” (“Nessuno ha intenzione di costruire un Muro”). 

Conferenza stampa di Berlino, dove Walter Ulbricht racconta una delle più grandi bugie della storia, 15. Juni 1961 a Berlino, Fotografo: sconosciuto / Bundesarchiv, Bild 183-83911-0002 / CC-BY-SA

Fino al 13 agosto 1961 Fino al 13 agosto circa 2,7 milioni di persone hanno abbandonato, attraverso i confini aperti di Berlino, la loro Repubblica, composta da circa 7 milioni di abitanti.
13 agosto 1961 (In precedenza Nikita Krusciov, segretario del Pcus aveva dichiarato: “Berlino è come i testicoli dell’occidente. Quando voglio far strillare l’ovest, schiaccio Berlino”). La città è paralizzata dai lavori al confine: le guardie di frontiera dell’est bloccano i passaggi, il Muro sorge a dividere le due parti di Berlino. Qualche tedesco orientale riesce a passare il confine all’ultimo momento, approfittando della grande confusione; molti invece non riescono a credere a quello che succede e perdono l’ultima opportunità. Tali fughe sembrano essere uscite dalle pagine di un romanzo. La gente è incredula. Lancio di oggetti come pietre e bottiglie in segno di protesta. Parenti e amici vengono separati definitivamente. Berlino è di nuovo un cantiere. A causa della costruzione del Muro, la Germania occidentale, in pieno boom economico, non può più reclutare forza lavoro dalla RDT. Da questo ne consegue un flusso emigratorio dapprima dalla Grecia, Italia, Spagna e Jugoslavia, e poi dalla Turchia. Probabilmente senza il Muro non si avrebbe avuto un fenomeno turco a Berlino e il quartiere Kreuzberg oggi sarebbe totalmente differente da come lo conosciamo.

Veduta panoramica del Muro presso la Porta di Brandeburgo, estate/autunno 1961, Fotografo: o.Ang. - Bundesarchiv, Bild 145-P061246 / o.Ang. / CC-BY-SA

1969- 1989 Persone uccise nel tentativo di attraversare il Muro: Lungo il Muro di Berlino: ca. 230Lungo il confine tra le due Germanie: ca. 650Il reato di “Fuga dalla Repubblica” prevede tre anni di carcere. Più di 30.000 prigionieri politici sono stati venduti alla Repubblica Federale.
25 ottobre 1961 Al posto di confine “Checkpoint Charlie” si posizionano carri armati americani puntati verso il settore est. I russi rispondono posizionando i loro. 
12 dicembre 1961 Friedrich Ebert, sindaco di Berlino est, pone la prima pietra del futuro edificio “Haus des Lehrers” ad Alexanderplatz. Inizia la ricostruzione di un’area centrale fortemente danneggiata dai bombardamenti.
17 dicembre 1961 Inaugurazione della ristrutturata Gedächtniskirche.
17 agosto 1962 Peter Fechter viene colpito da un proiettile sparato da un soldato di confine di Berlino est durante un tentativo di fuga (reato di “fuga dalla repubblica”). Né le guardie dell’ovest né le guardie dell’est, per una paura reciproca di scontri a fuoco, osano accorrere in suo aiuto. Peter Fechter viene lasciato morire dissanguato in quella striscia definita come terra di nessuno.
20 febbraio 1963 A Berlino ovest vi è la prima del pezzo teatrale “Der Stellvertreter” (“Il sostituto”) di Rolf Hochhuth: sul silenzio della chiesa cattolica durante il pontificato di Pio XII riguardo all’eliminazione di massa degli ebrei da parte dei nazisti.
26 giugno 1963 Discorso di Kennedy davanti al Schöneberger Rathaus.
5 ottobre 1964 Più di 50 berlinesi dell’est fuggono nella parte ovest della città attraverso un tunnel lungo 200 metri.

Tunnel presso la S-Bahnhof Wollankstraße, 1 febbraio 1962, Fotografo: Peter Heinz Junge / Bundesarchiv, Bild 183-90157-0001 / Junge, Peter Heinz / CC-BY-SA

15 gennaio 1966 A Berlino ovest vi è la prima del pezzo teatrale “Plebejer proben den Aufstand” (“I plebei tentano l’insurrezione”) di Günter Grass che critica le posizioni degli intellettuali della RDT  – soprattutto Bertolt Brecht – a favore dell’intervento sovietico, durante l’insurrezione del 17 giugno 1953.
11 aprile 1968 Un giovane estremista di destra prepara un attentato a Rudi Dutschke che rimane ferito gravemente. Muore nel 1979.
2 – 3 ottobre 1969 Ad Alexanderplatz Vengono terminate le  costruzioni della “Fernsehturm” (“Torre della Televisione”) e dell’“Urania-Weltzeituhr” (“Orologio del Tempo nel mondo”), una struttura che ruota continuamente mostrando l’ora nelle varie zone della Terra.
1971 La Repubblica Democratica e quella Federale stipulano l’accordo “Transitabkommen” (“Trattato di transito”) grazie al quale le visite tra i due Stati sono rese più facili.
3 maggio 1971 Erich Honecker diventa presidente della RDT al posto di Ulbricht.

Erich Honecker il 29 ottobre 1976, Fotografo: Peter Koard / Bundesarchiv, Bild 183-R1029-031 / Koard, Peter / CC-BY-SA

11 maggio 1975 I soldati di confine della RDT impediscono azioni di salvataggio ai vigili di Berlino ovest: una bambina di 5 anni annega nelle acque del fiume Sprea.
29 ottobre 1975 Trattato tra le due amministrazioni delle due Berlino che consente azioni di salvataggio in caso di incidente nelle acque di confine.
23 aprile 1976 Inaugurazione del “Palast der Republik” (“Palazzo della Repubblica”) a Berlino est.
16 novembre 1976 Viene espatriato il cantante di Berlino est Wolf Biermann.
1979 A Berlino est viene fondato un nuovo quartiere (il nono): Berlin-Marzahn.
22 maggio 1979 Lo scrittore Stefan Heym di Berlino est viene multato di 9.000 marchi per influenze negative sulla popolazione.
Inizi anni ’80 Udo Lindenberg compone la canzone “Sonderzug nach Pankow” (“Treno speciale per Pankow”), con la quale invita il capo indiano Erich Honecker ad una esibizione. La canzone viene vietata.

Egon Krenz accoglie nella DDR il cantante Udo Lindenberg e Harry Belafonte, 25 ottobre 1983 Berlino, Fotografo: Bernd Settnik / Bundesarchiv, Bild 183-1983-1025-028 / Settnik, Bernd / CC-BY-SA

20 gennaio 1984 6 cittadini della RDT chiedono asilo politico all’ambasciata americana a Berlino est.
27 giugno 1984 L’ambasciata della RFT a Berlino est viene chiusa temporaneamente ai visitatori, dopo che 55 cittadini della Repubblica Democratica vi hanno cercato rifugio per ottenere un espatrio a Berlino ovest.
1987 Festival musicale nel quartiere Berlin-Lichtenberg. Ad esibirsi sono musicisti sia dell’est che dell’ovest.
Aprile 1987 Kurt Hager, responsabile per la cultura nella RDT, dichiara in un’intervista riguardo ai mutamenti politici in URRS: “Lei, se il suo vicino tappezzerebbe il suo appartamento, si sentirebbe obbligato a tappezzare ugualmente il suo?”.
12 giugno 1987 Il presidente americano Ronald Reagen chiede a Gorbatschow, durante un discorso pubblico davanti alla Porta di Brandeburgo: “Signor Gorbatschow, apra questa Porta – signor Gorbatschow, abbatta questo Muro”. 
5 settembre 1987 Le autorità di Berlino est consentono per la prima volta una dimostrazione politica di gruppi pacifisti non annunciata.
22 ottobre 1987 I sindaci delle due parti della città si trovano per la prima volta assieme nella chiesa Marienkirche di Berlino est dove si celebrano i 750 anni di Berlino.
17 gennaio 1988 La Stasi incarcera 120 oppositori che, durante la tradizionale “Kampfdemonstration”  (“dimostrazione di lotta”) della SED per l’anniversario dell’uccisione di Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht, hanno marciato con striscioni su cui era citata proprio una frase di Rosa Luxemburg: “La libertà è sempre la libertà delle opinioni diverse”.
16 – 19 giugno 1988 Si tengono dei concerti all’aperto a Berlino ovest con la partecipazione, tra gli altri, di Michael Jackson ed i Pink Floyd. I ragazzi di Berlino est si accalcano nei pressi del Muro per poter ascoltare anche loro le canzoni. Ciò provoca le reazioni della polizia. Molti feriti ed arrestati.
1 luglio 1988 Più di 200 ragazzi di Berlino ovest trovano riparo dalla polizia, scavalcando il Muro, a Berlino est.
Maggio 1989 L’apertura del confine tra Ungheria ed Austria permette a molti cittadini della Repubblica Democratica di fuggire nell’Europa occidentale.
7 maggio 1989 Gruppi di diritti civili denunciano i brogli elettorali avvenuti a Berlino est e nella Repubblica Democratica.
6 ottobre 1989 Michail Gorbatschow dice in un’intervista riferendosi alle riforme non ancora avvenute nella RDT: “Chi arriva troppo tardi viene punito dalla vita”. Di sera fiaccolata dei FDJ; 100.000 giovani dichiarano il loro “amore” e la loro fedeltà al partito.
7 ottobre 1989 Parata d’onore a Berlino per i 40 anni della Repubblica Democratica Tedesca. Solo il quotidiano “Neues Deutschland” pubblica un’edizione straordinaria.Il titolo, a lettere cubitali, è: “Lo sviluppo della Repubblica Democratica Tedesca sarà anche in futuro l’opera dell’intero popolo”.Alla 10 inizia la parata militare a Karl-Marx-Allee. Verso le 17 ad Alexanderplatz si raccolgono migliaia di giovani che verso le 17.20 si dirigono al “Palast der Republik”, dove il governo e tutti i suoi ospiti di Stato, tra cui Michail Gorbatschow, Wojciech Jaruzelski e Nicolae Ceauşescu,  celebrano l’anniversario della RDT. La folla, composta da 2000-3000 persone, urla “Gorbi, Gorbi”, “Gorbi, aiutaci”, “Libertà”. È la più grande manifestazione dal 17 giugno 1953.Verso le 18 inizia un’altra manifestazione con un migliaio di persone dirette a Prenzlauer Berg alla chiesa Gethsemanekirche, dove dal due ottobre si protesta contro gli ingiusti arresti politici.Verso le 20.30 le forze dell’ordine circondano e bloccano la zona attorno alla U-Bahnhof Schönhauser Allee, e disperdono la folla di dimostranti con la violenza. Dopo la partenza di Gorbatschow, Erich Milch dichiara: “Adesso basta con l’umanità”.
9 ottobre 1989 Ha luogo la “Manifestazione del lunedì” (“Montagsdemonstration”) di Leipzig: tra le vie del centro storico si raccoglie una folla di 70.000 abitanti. La paura che si possa sfociare in violenza e bagni di sangue serpeggia tra le persone, ma le 3.000 forze dell’ordine rimangono inette di fronte ad una così numerosa partecipazione. La gente grida: “Wir sind das Volk” (“Siamo il popolo”). Ecco una testimonianza riportata nel libro Chronik der Wende: “Abbiamo paura, paura per noi stessi, per i nostri amici, per le persone intorno a noi e paura a causa di quelli in uniforme di fronte a noi. Abbiamo paura del futuro della nostra nazione. La violenza provoca sempre solo violenza. La violenza non risolve nessun problema. La violenza è inumana. La violenza non può essere il segno di una società migliore. Il partito e il governo debbono prima di tutto prendersi le responsabilità di una situazione grave che si è creata. Ma oggi sta a noi impedire un aumento graduale della violenza. Da ciò dipende il nostro futuro”[7]Anche a Berlino la polizia retrocede. Non viene presa nessuna misura contro la folla attorno alla Gethsemanekirche.
14 ottobre 1989 50.000 fuggitivi della RDT hanno già raggiunto la Repubblica Federale dopo l’apertura dei confini ungarici. Una donna, che da Berlino est è giunta a Berlino ovest attraverso l’Ungheria, viene ripresa dal canale televisivo Sender Freies Berlin mentre cerca un lavoro. Oramai degli 84.000 disoccupati della parte ovest della città, un decimo è composto dagli abitanti della RDT.
15 ottobre 1989 Il gruppo “Demokratischer Aufbruch”, il cui maggior esponente è il parroco Rainer Eppelmann della chiesa berlinese “Samariterkirche”, chiede, in una lettera aperta al sindaco di Berlino est, la costituzione di una commissione indipendente per indagare le violazioni dei diritti umani avvenuti il 7 e 8 ottobre. E aggiunge che la violenza e le intimidazioni non sono le premesse adatte per un dialogo democratico.Di sera ha luogo un concerto contro la violenza nella chiesa di Berlino est “Erlöserkirche”, dove cantanti e scrittori chiedono riforme.
16 ottobre 1989 Musicisti rock si riuniscono a Berlino est e chiedono, tra le altre cose, l’accettazione dei vari gruppi democratici, tra i quali il più conosciuto è il “Neues Forum”. Circa 3000 artisti firmano la petizione.
18 ottobre 1989 Con l’estromissione dal potere di Erich Honecker e dei suoi più stretti collaboratori, quali Günter Mittag e Joachim Herrmann, si chiude un epoca nella storia della RDT.Di sera Egon Krenz riconosce che non si erano prese sul serio i cambiamenti in corso nella Repubblica e per la prima volta utilizza la parola “Wende” (“svolta”) non in merito agli avvenimenti attuali, ma al partito SED, che vuole rilanciare nuove basi politiche ed ideologiche per riaffermare il suo potere. Oggi nel 2008, il termine “Wende” indica il periodo in cui avvennero i fatti che portarono alla caduta del Muro.
20 ottobre 1989 Per la prima volta nella breve storia della RDT, il governo offre la possibilità ai suoi cittadini fuggiti di ritornare senza che finiscano in carcere.
23 ottobre 1989 La televisione nazionale continua a diffondere propaganda da guerra fredda. Infatti, il più odiato presentatore della RDT, Karl-Eduard Schnitzler, afferma che le ultime vicende di ottobre sono state inscenate e orchestrate dagli occidentali imperialisti.
24 ottobre 1989 Nell’edificio della “Haus der jungen Talente” a Berlino est, rappresentanti di gruppi civili e artisti discutono sul tema della serata: “Die DDR – wie ich sie mir träume” (“La RDT – come io la sogno”). Il risultato è una nazione socialista senza le strutture antidemocratiche staliniste.
27 ottobre 1989 Amnistia per tutti coloro i quali sono stati arrestati per aver tentato di fuggire dalla RDT. La pratica usuale è che tali prigionieri vengono rilasciati liberi nella Repubblica Federale. In questo caso, però, si stabilisce che i prigionieri vengano scarcerati nella RDT e molti di essi la rifiutano.
28 ottobre 1989 Nel “Deutsches Theater” Ulrich Mühe legge brani dal libro autobiografico “Schwierigkeiten mit der Wahrheit” (“Difficoltà con la verità”) di Walter Janka, ex direttore della casa editrice “Aufbau-Verlag”, che nel 1956 è stato arrestato sotto la falsa accusa di cospirazione contro il governo della RDT e condannato a 5 anni di prigionia.
4 novembre 1989 Un milione di cittadini protestano a Berlino contro la dittatura della SED e a favore delle riforme democratiche: è la più grande manifestazione della RDT. Gli attori portano la scritta: “Nessuna Violenza”. Risaltano alcuni slogan come:–        “Freiheit, Gleichheit, Ehrlichkeit” (“Libertà, uguaglianza, onestà”)–        “Rechtsicherheit ist die beste Staatssicherheit” (“Una giustizia equa è la migliore sicurezza per lo Stato”)–         “Es lebe die Oktoberrevolution 1989” (“Viva la rivoluzione d’ottobre 1989”)–         “Wir sind das Volk”  (“Noi siamo il popolo”)Oltre ad artisti come Ulrich Mühe e Stefan Heym, prendono la parola sul palco ad Alexanderplatz anche il membro della SED Schabowski e l’ex generale della Stasi Markus Wolf, ma vengono fischiati mentre tentano di enunciare le riforme proposte dal governo. Si alzano in cielo le urla: “Troppo tardi, troppo tardi”. Si sente la mancanza di Wolf Biermann, al quale non hanno dato il permesso di poter ritornare nella RDT.  
6 novembre 1989 I capi della SED festeggiano il 72° anniversario della rivoluzione d’ottobre allo Staatsoper di Berlino.
9 novembre 1989 Günter Schabowski, davanti alle telecamere in una conferenza stampa, comunica che il governo ha deciso che tutti i cittadini della RDT possono viaggiare per scopi privati anche nei paesi occidentali. E alla domanda di un giornalista italiano: “da quando?”, il poco preparato Schabowski risponde: “Per me da subito”.Migliaia di Berlinesi si precipitano ai posti di confine, una grande calca spinge per poter passare. Gli increduli ufficiali, però, non hanno ricevuto nessuna istruzione. Mezz’ora prima di mezzanotte alcuni di essi decidono di aprire i confini.

Schabowski durante la conferenza stampa il 9 novembre 1989, Fotografo: Thomas Lehmann / Bundesarchiv, Bild 183-1989-1109-030 / Lehmann, Thomas / CC-BY-SA

10 novembre 1989 Berlino è il palcoscenico di una festa gigantesca sotto i riflettori del mondo intero. Si balla e si canta, la via Ku’damm è piena di Trabant (macchina costruita nella RDT ed uno dei suoi simboli). Il punto d’attrazione è la Porta di Brandeburgo. Lì, a migliaia si arrampicano sul Muro e ci ballano sopra, indifferenti ai gettiti d’acqua per farli cadere. Questa volta a differenza del 1953 non c’è l’appoggio dei militari russi a sostegno della SED. Tutti i cittadini della RDT ricevono in omaggio dalle banche della parte ovest 100 marchi di benvenuto. Il cancelliere tedesco Helmut Kohl (che viene fischiato) e Willy Brandt tengono un discorso davanti al Schöneberger Rathaus a Berlino ovest.

Caduta del Muro di Berlino, Fotografo: sconosciuto, Riproduzione: Lear 21 at en.wikipedia, CC-BY-SA-3.0 Wikimedia Commons

12 novembre 1989 A Potsdamer Platz si apre un altro posto di confine. È il quinto dalla caduta del Muro. Il gruppo berlinese “Neues Forum” distribuisce volantini rivolti a tutta la popolazione: “Cittadine e cittadini della RDT, non vi lasciate distrarre dalle offerte di una ricostruzione politica della società. Voi siete gli eroi di una politica rivoluzionaria”. A Berlino vi è il primo fine settimana in comune tra famiglie di Berlino est ed ovest dal 13 agosto 1961 e nella Deutschlandhalle di Berlino ovest ha luogo un concerto con gruppi sia della Germania ovest che della Germania est.
17 novembre 1989 10.000 studenti della RDT dimostrano per le strade di Berlino a favore di un’università con consigli di studenti autonomi e per l’abolizione dell’insegnamento obbligatorio del Marxismo-Leninismo.
21 novembre 1989 Concerto spontaneo davanti alla Brandenburger Tor di “Crosby, Stills & Nash”.
22 novembre 1989 Un migliaio di persone fa la fila davanti alla galleria di Berlino est “Prisma” per assistere alla presentazione del libro “5 Tage im Juni” (“5 giorni in giugno”) di Stefan Heym. Il libro, scritto 30 anni prima e vietato dal regime, narra le vicende e i retroscena del 17 giugno 1953.
23 novembre 1989 Nel cinema berlinese “International” viene proiettato il film “Spur der Steine” di Frank Beyer, vietato da oltre vent’anni dalla SED. Il protagonista principale, Manfred Krug, è dopo 13 anni di nuovo nella RDT e racconta dei metodi di rappresaglia adottati dalla dittatura, come l’adozione di brigate per disturbare le proiezioni e impedire il propagarsi di idee differenti e contrastanti al comunismo.
24 novembre 1989 Il poliziotto Horst L. viene condannato ad un anno e due mesi di prigione per gli avvenimenti del 7 e 8 ottobre.
28 novembre 1989 Lo scrittore Stefan Heym propone di mantenere uno stato socialista e di non svendere la Repubblica Democratica alla Germania di Kohl.
30 novembre 1989 Controlli per abuso di potere e per spreco dei beni di Stato contro gli ex sei politici più potenti della RDT, tra cui anche Herich Honecker: rilevati beni di lusso e proprietà private, come addirittura terreni di caccia che riservavano per sé e per i propri familiari.
1 dicembre 1989 Wolf Biermann può finalmente ritornare a Berlino est: riceve le scuse delle autorità.
3 dicembre 1989 Nel teatro della “Volksbühne” a Berlino est, viene fondata l’“Unione delle donne indipendenti”, un’associazione, che discute le riforme politiche ed economiche della RDT.A partire da dicembre lo slogan “Noi siamo il popolo” cambia in “Noi siamo un popolo”, che esprime la volontà dei cittadini della Repubblica Democratica di una riunificazione veloce con la Germania ovest.
4 dicembre 1989 Tentativo di eliminare o allontanare documenti compromettenti nel “Zentralkomitee” (“Comitato centrale”) della SED. Nell’aeroporto Berlin-Schönefeld si scoprono due aeroplani pieni di atti con direzione Romania. I media rendono noti casi di giustizia personale.
6 dicembre 1989 Come responsabile degli abusi e delle violenze delle forze dell’ordine, durante le manifestazioni del 7 e 8 ottobre, viene indicato Erich Mielke. Un poliziotto testimonia che Mielke, dopo aver osservato la folla di dimostranti, abbia gridato: “Bastonate questi porci”.
11 dicembre 1989 Dopo moltissimi anni le quattro potenze vincitrici delle seconda guerra mondiale si riuniscono a Berlino ovest per discutere le conseguenze degli avvenimenti e dei cambiamenti nella RDT.Intanto la situazione a livello sanitario peggiora sempre di più a causa della fuga di medici, infermieri e dentisti nell’ovest.
22 dicembre 1989 La Porta di Brandeburgo, simbolo della divisione tedesca, è riaperta.
31 dicembre 1989 Una grande folla si raduna nell’area attorno alla Porta di Brandeburgo per festeggiare la “Notte delle notti”.
Anni ’90 Berlino, fedele alla sua storia, ridiventa un cantiere aperto: spuntano dappertutto nuove costruzioni e si eseguono numerose ristrutturazioni che cambiano nuovamente il volto alla città (vedere il capitolo architettura).Durante la divisione del Muro di Berlino si sono formate istituzioni ed associazioni doppie. In entrambe le parti della città ci sono, ad esempio, l’Accademia delle Scienze, l’Accademia delle Arti ed il Conservatorio. Di conseguenza con l’unificazione il ruolo culturale di Berlino si è ampliato ulteriormente, facendola divenire una delle capitali culturali più importanti e dinamiche a livello mondiale.
30 gennaio 1990 Honecker viene tolto di prigione ed alloggiato nella parrochia Pflegeheim Lobetal, presso Bernau a nord di Berlino. È libero di muoversi senza condizioni. Il suo avvocato dichiara che è in una condizione di “depressione generale”. Proteste contro la scarcerazione di Honecker.Scoperta una centrale di sorveglianza telefonica a Berlino est.
13 marzo 1990 Quattro ragazzi berlinesi dell’est pestano un soldato, perché voleva controllare le loro identità mentre si dirigevano a Berlino ovest.
18 marzo 1990 Prime elezioni democratiche nella RDT. Vince la CDU con quasi il 41% dei voti. Willy Brand dichiara che è stata votata l’unificazione tedesca “velocemente senza  – Se –  e senza – Ma -”. Il suo compagno di partito Otto Schily, con in mano un frutto esotico, di fronte alle telecamere afferma che le persone della RDT hanno votato le banane (frutto non importato nella RDT).Stefan Heym dice: “Non ci sarà più una RDT. Essa non sarà nient’altro che una nota a piè dipagina nella storia mondiale”.
6 maggio 1990 Prime libere elezioni comunali a Berlino est. Vince il partito SPD.
26 giugno 1990 Viene abbattuto il posto di controllo Checkpoint Charlie, il più famoso di Berlino.
1 luglio 1990 A Berlino vi è l’unione monetaria.
31 agosto 1990 Firma del trattato  di riunificazione della Germania nel “Palais Unter den Linden” a Berlino est.
3 ottobre 1990 Unione politica formale tramite l’Articolo 23 della costituzione della Germania ovest. Berlino diviene formalmente la capitale della Germania unita.
2 dicembre 1990 Prime elezioni della Germania unita.
20 giugno 1991 Votazione a favore del trasferimento della capitale a Berlino.
13 agosto 1991 A Bernauer Straße costruzione di un monumento per i 30 anni della realizzazione del Muro.
2 settembre 1991 Primo processo per le persone uccise durante i loro tentativi di fuga (“Mauerschützenprozeß”). Quattro sono i soldati imputati per aver aperto il fuoco contro Chris Gueffroy nel febbraio 1989.
10 settembre 1991 A seguito del cambio di nome della piazza “Leninplatz” a “Platz der Vereiniten Nationen”, si decide di allontanare anche la statua di Lenin.
2 dicembre 1991 A Berlino est si cambiano i nomi di tantissime strade e piazze. Anche ciò contribuisce a mutare sostanzialmente il volto della città.
2 gennaio 1992 I cittadini perseguitati dalla Stasi possono, per prima volta, vedere i propri atti nella centrale “Gauck-Behörde”.
10 marzo 1992 Nascita di una commissione di artisti e storici dell’arte con il compito di valutare quali dei monumenti socialisti debbano rimanere oppure essere allontanati.
27 giugno 1992 Festeggiamenti ad Alexanderplatz per la riunificazione delle linee telefoniche di Berlino est ed ovest dopo 40 anni.
18 giugno 1994 Parata di commiato delle tre potenze occidentali.
25 giugno 1994 Parata di commiato dei russi.
7 maggio 1995 La ricostruita “Neue Synagoge” a Oranienburger Straße viene battezzata come “Centrum Judaicum” in occasione del cinquantesimo anniversario della liberazione da Hitler.
12 ottobre 1995 Una commissione di “Donne indipendenti per i nomi delle strade” propone una lista di 100 nomi di donne, che secondo loro, hanno guadagnato l’onore di avere una via con il loro nome.
26 dicembre 1995 Il presidente della Berliner Jüdischen Gemainde (“Comunità ebraica berlinese”)  rende noto che, negli ultimi anni, si sono trasferiti 5.000 ebrei a Berlino e con i suoi 10.000 membri ha la più grande comunità della Germania.
1996 La Love-Parade è la festa all’aperto più grande del mondo con circa 750.000 partecipanti.
16 giugno 1996 Funerali in onore del grande regista teatrale Heiner Müller.
5 marzo 1997 Processati i due soldati colpevoli di aver aperto il fuoco contro Peter Fechter. Questo è il quarantottesimo processo per le uccisioni durante i tentativi di fuga attraverso il Muro.
27 giugno 1998 Apertura dell’Alliierten-Museum (“Museo degli alleati”) in occasione del cinquantesimo anniversario del Ponte Aereo.
1999 Berlino diviene la capitale della Germania a tutti gli effetti quando il Bundestag ha la sua prima sessione nel ricostruito Reichstag. 

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Una delle più grandi bugie della storia Walter Ulbricht dichiara: “Niemand hat die Absicht eine Mauer zu errichten” (“Nessuno ha intenzione di costruire un Muro”)

 


[1] Hans – Hermann Hertle; Stefan Wolle, Damals in der DDR – Der Alltag im Arbeiter und Bauernstaat, Goldmann, München, 2006,  pag.51

[2]Andrej Ždanov in: Fritz J. Raddatz (Hrsg.): Marxismus und Literatur. Eine Dokumentation in drei Bänden, Bd. 1. Rowohlt, Reinbeck, 1969, pag. 351

[3] Hans BUNGE: Fragen Sie mehr über Brecht. Hanns EISLER im Gespräch. Rogner und Bernhard, München 1970, pag. 316

[4] Articolo di Janos Frecot, Die Schönheit der großen Stadt- Zur Physiognomie Berlins vor dem Ersten Weltkrieg, p.p. 37/41, in: Berlin – Moskau 1900 – 1950, a cura di Irina Antonowa e Jörn Merkert, Prestel, Monaco/New York, pag. 37

[5]Hans Hermann Hertle – Stefan Wolle, Damals in der DDR – Der Alltag im Arbeiter- und Bauernstaat, Goldmann, Monaco, 2006, pag.63

[6]Ibidem

[7]Hannes Bahrmann – Christoph, Chronik der Wende – Die Ereignisse in der DDR zwischen 7. Oktober 1989 und 18 März 1990, Ch. Links Verlag, Berlin, 1999, pag. 20

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