Mario Vargas Llosa presenta il suo nuovo libro a Berlino

Mario Vargas Llosa - foto: Emilio Esbardo

di Emilio Esbardo

Il 26 ottobre 2016, nella sala principale dell’emittente radiotelevisiva RBB, è stato presentato il nuovo libro di Mario Vargas Llosa  “Cinco Esquinas”, pubblicato in Germania con il titolo “Die Enthüllung”. A moderare la serata è stato lo scrittore Paul Ingendaay, mentre a leggere passaggi dall’ultima fatica letteraria del Premio Nobel è stato l’attore Hanns Zischler.


Il romanzo è molto forte e provocatorio sin dall’inizio. Esso si apre con la descrizione della scena di amore saffico tra Marisa e Chabela, le consorti di un imprenditore minerario e di un avvocato, che a loro insaputa vengono fotografate da paparazzi di giornali e riviste scandalistiche.

L’imprenditore minerario in questione è il protagonista del libro: il suo nome è Enrique Cárdenas. Il luogo della trama è il Perù degli anni novanta, governato dal dittatore corrotto Alberto Fujimori, di origini giapponesi, che utilizza la stampa rosa per ridicolizzare con documenti imbarazzanti i suoi oppositori.

Un racconto autobiografico, dunque. Lo stesso Vargas Llosa si era candidato per le presidenziali nel 1990 in Perù, perdendo le elezioni.

Mario Vargas Llosa - foto: Emilio Esbardo

Mario Vargas Llosa con l'interprete Lilian Astrid Geese - Foto: Emilio Esbardo

Thomas Böhm, l'agente letterario di RBB mentre introduce la serata - Foto: Emilio Esbardo

Il romanzo, non è una piccola rivincita contro il dittatore in carcere (Llosa: “Ho sempre criticato tutte le dittature, sia quelle di destra che quelle di sinistra. Sono semplicemente soddisfatto, che, per la prima volta nella storia del Perù, un dittatore è finito dietro le sbarre per i crimini commessi”) o contro il gossip, bensì una seria riflessione sul giornalismo e su quanto esso possa essere pericoloso se è asservito unicamente agli organi di potere, come ha dichiarato a inizio serata:

Ho scoperto, sulla mia propria pelle, che danni possono provocare i media. Ma bisogna anche accettare il fatto, che ciò fa parte della nostra cultura contemporanea. Fa parte purtroppo della nostra realtà.

Riguardo alla crisi del giornalismo a livello internazionale, a fine novembre dell’anno scorso, proprio presso RBB, vi era stato a discuterne Umberto Eco. Il grande scrittore italiano, da poco scomparso, aveva allora affermato che i media hanno perso la credibilità agli occhi dei lettori, perché grandi testate giornalistiche sono asservite agli apparati di poteri e sono abituati a manipolare le notizie a seconda del caso.

Vargas Llosa, di fronte al pubblico, in una sala strapiena, ha spiegato, che non avrebbe potuto scrivere così della sua Patria, se non avesse vissuto a lungo negli Stati Uniti e in Europa. Gli sarebbe mancato il distacco necessario. Degli anni ’90 si ricorda che è stato un periodo molto duro per i suoi connazionali, durante i quali una ristretta cerchia di persone possedeva tutto. I deboli, come al solito, hanno pagato i costi della situazione: un nugolo di ricchi si è arricchito sempre di più, mentre la massa dei poveri è divenuta sempre più povera.

Mario Vargas Llosa mentre firma gli autografi - Foto: Emilio Esbardo

Paul Ingendaay ha posto molte domande su argomenti interessanti. Sintetizzo le domande e le risposte:

– Importanza della sessualità che traspare nei suoi libri.
Vargas Llosa ha risposto che la sessualità non è solo importante per lui, in quanto scrittore, ma per tutti. Inoltre il sesso tra le persone dei ceti sociali più svantaggiati è percepito come una compensazione, uno sfogo per tutto ciò che non si può ottenere nella vita.

– Differenza tra erotismo e pornografia.
La pornografia è un erotismo mal scritto ed è molto volgare. Il sesso, come esperienza, è un arricchimento.

– Il motivo del titolo “Cinco Esquinas” (Letteralmente tradotto: Cinque Angoli)
“Cinco Esquinas” è un antico quartiere di Lima, risalente al periodo coloniale del Perù. Con gli anni ha subito un processo di decadenza: oggi si contraddistingue per violenza, droga e prostituzione. “Cinco Esquinas”, per Llosa, è il simbolo della decadenza della società peruviana per colpa di una politica sbagliata.

– Carmen Balcells
Carmen Balcells, venuta a mancare a settembre del 2015, è stata una agente letteraria leggendaria. Ha rivoluzionato il mondo letterario ispanico, favorendo il boom degli autori dell’America Meridionale. Prima di lei, non esisteva tale figura. Carmen aveva intuito la nascita, la formazione e lo sviluppo di una letteratura ispanoamericana autonoma, che bisognava assolutamente promuovere. Balcells ha costretto gli editori a stipulare, a rispettare i contratti e a pagare gli scrittori, che venivano pubblicati senza essere rimunerati. Il boom letterario ispanoamericano è iniziato, a partire nel 1967, con la pubblicazione di “Cent’anni di solitudine” di Gabriel García Márquez. Vargas Llosa ha detto: “Carmen Balcells era per me e per i miei colleghi come una mamma e una sorella. Entrava prepotentemente nella vita degli scrittori e la gestiva come più le garbava. Si mescolava nei loro fatti privati, li sposava, li divorziava. È l’unica autorità che io abbia mai riconosciuto”.

– Il premio più simpatico
Mario Vargas Llosa ha raccontato del premio più simpatico che abbia mai ricevuto. Il riconoscimento si chiama “su peso en miel”, costituito da 80 chili di miele, consegnato dal comune Peñalver (187 abitanti) della comunità autonoma di Castiglia-La Mancia, orgoglioso di essere citato nel Don Chisciotte. Il premio lo ha ricevuto otto anni fa e ne ha ancora una scorta.

Mario Vargas Llosa mentre firma gli autografi - Foto: Emilio Esbardo

Llosa, che ha ricevuto anche il Premio Nobel per la letteratura nel 2010, al termine della serata ha firmato molti autografi. Io mi sono lasciato firmare la copia in mio possesso del libro “Travesuras de la niña mala” .

La copia firmata di "Travesuras de la niña mala" - Foto: Emilio Esbardo

Share Button