“Partenza” - Giampaolo Talani inaugura la sua statua di 3,5 m a Berlino

L'assessore alla cultura del distretto Mitte Sabine Weißler, Giampaolo Talani e il generale Alberto Biavati - Foto: Emilio Esbardo

RIPROPONIAMO L’ARTICOLO SULL’INAUGURAZIONE DELLA STATUA “PARTENZA” IN ONORE DELL’ARTISTA GIAMPAOLO TALANI

di Redazione

Mercoledì 25 febbraio 2015 a Berlino, di fronte alla Stazione Centrale, alla presenza di personalità delle istituzioni italiane e tedesche, c’è stata l’inaugurazione della statua di bronzo, intitolata “Partenza” dell’artista Giampaolo Talani. L’opera fa riferimento all’affresco “Partenze” dello stesso Talani presente nella stazione di Santa Maria Novella a Firenze.

Il progetto si è potuto realizzare grazie al prezioso contributo del cavalier Massimo Mannozzi, grande amico dell’artista, degli sponsor RA-MICRO GmbH&Co KGaA e Jurasoft AG e grazie alla disponibilità delle autorità tedesche, da sempre grandi ammiratori dell’arte italiana. Tale progetto è stato approvato, infatti, dal Senato di Berlino, dalla Commissione di Pianificazione e Progettazione per il Distretto Governativo in coordinamento con il Governo Federale e dalla Commissione per l’Arte negli Spazi Pubblici del distretto Mitte.

Giampaolo Talani e Massimo Mannozzi - Foto: Emilio Esbardo

La statua tematizza la nuova ondata d’immigrazione dei giovani verso Berlino nella speranza di un roseo futuro. La situazione è descritta benissimo ed in modo molto poetico nel comunicato stampa dell’agenzia tedesca ANSCHUETZ&CIPOLLETTA KOMMUNIkATION:

Sullo sfondo del quartiere governativo di Berlino, dove è stata scritta la storia tedesca ed europea, Talani richiama l’attenzione sull’individuo, una persona esposta al vento e con una valigia piena di speranze. Lì di fronte alla Stazione Centrale si pone in un contesto attuale: è l’arrivo di un giovane, un estraneo, uno straniero, con nient’altro che una valigia a Berlino. Cosa vuole in questa città grigia in una fredda giornata invernale? Ovviamente non è un “Lavoratore ospite” degli anni sessanta o settanta. Sembra uno di quegli uomini o donne istruiti dell’Europa del sud, dell’est o del Medioriente, che viene attratto da Berlino,  e che apporterà il suo contributo alla multiculturalità della città: è un futuro berlinese (traduzione libera di Emilio Esbardo).

L'assessore alla cultura del distretto Mitte Sabine Weißler, Giampaolo Talani e il generale Alberto Biavati - Foto: Emilio Esbardo

L'assessore alla cultura del distretto Mitte Sabine Weißler, Giampaolo Talani e il generale Alberto Biavati - Foto: Emilio Esbardo

A scoprire la statua oltre all’artista vi era il generale italiano Alberto Biavati.

Giampaolo Talani, classe 1955, originario di San Vincenzo, località nei pressi di Livorno, era già conosciuto a Berlino. Aveva organizzato delle esposizioni presso l’Istituto di Cultura Italiano e la Galleria “Lacke und Farben”. Inoltre nel 2009 aveva partecipato alle celebrazioni dei vent’anni dalla caduta del Muro con l’installazione “Die Mauer – Gli ombrelli della libertà”.

Homepage: www.talani.it

L'assessore alla cultura del distretto Mitte Sabine Weißler, Giampaolo Talani e il generale Alberto Biavati - Foto: Emilio Esbardo

Giampaolo Talani con L'assessore alla cultura del distretto Mitte Sabine Weißler - Foto: Emilio Esbardo

Giampaolo Talani con L'assessore alla cultura del distretto Mitte Sabine Weißler - Foto: Emilio Esbardo

Giampaolo Talani - Foto: Emilio Esbardo

 

L'assessore alla cultura del distretto Mitte Sabine Weißler, Giampaolo Talani e il generale Alberto Biavati - Foto: Emilio Esbardo

Giampaolo Talani - Foto: Emilio Esbardo

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