Racconto: “Serena” / Kurzgeschichte: „Serena“

Foto: Emilio Esbardo

di / von Emilio Esbardo

Serena non ne poteva più, era rimasta più di un mese senza un ragazzo; solo l’uomo della porta di fronte aveva nutrito qualche interesse per lei: Quel finocchio ritardato di Giovanni !!!
 Le cose cominciarono ad andare male alla chiusura della scuola, quando i suoi compagni la lasciarono sola, partendo alla volta di dolci amori nella lunga e indimenticabile estate… / Serena konnte nicht mehr. Seit mehr als einem Monat hatte sie keinen Freund mehr gehabt. Nur der Typ von der Tür gegenüber hatte ein gewisses Interesse gezeigt: Giovanni, diese minderbemittelte Schwuchtel!!!
Es begann schlecht für sie zu laufen, als die Schule zu Ende war und alle Klassenkameraden sie alleine ließen, um zu süßen Lieben in einem langen und unvergesslichen Sommer zu fahren…



Supponeva che si sarebbe rifatta con gli “stranieri”; avrebbe concesso qualche appuntamento occasionale, avrebbe commesso qualche “sciocchezza”, ma niente di serio.
 Oramai era giunta allo stremo, faceva sogni erotici, immaginando di arrendersi alle romantiche dichiarazioni o irresistibili carezze di atletici fusti. La notte la sua mano compiva alcune abluzioni che sembravano necessarie per spegnere il fuoco che la divorava e ritornare alla ragione. Visioni di sesso la tormentavano. Perversioni estreme affollavano la sua mente: aveva la sensazione di essere spiata da ogni fessura, sia che fosse sotto la doccia, sia nella stanza da letto, nuda, intenta a vestirsi. Il brutto però era che essi si sarebbero accorti che la sua mano continuava a scendere giù, sempre più in giù… / Sie glaubte, dass sie dies mit „den Ausländern“ ausgleichen würde. Sie würde einige gelegentliche Verabredungen eingehen. Sie würde einige „Dummheiten“ begehen, aber nichts Ernsthaftes.
 Nun war sie am Ende. Sie hatte erotische Träume: Sie stellte sich vor, sich den romantischen Liebeserklärungen und unwiderstehlichen Liebkosungen muskulöser Athleten zu ergeben.
 In der Nacht glitt ihre Hand an sich hinunter, was ihr notwendig erschien, um das Feuer zu löschen, welches sie verzehrte und um sich wieder zur Vernunft zu bringen. Erotische Phantasien quälten sie. Extreme Perversionen erfüllten ihren Kopf: Sie hatte das Gefühl, aus jedem Spalt beobachtet zu werden, ob unter der Dusche oder im Schlafzimmer, wenn sie nackt war, um sich anzukleiden. Das Schlimme aber war, dass sie es merkten, dass ihre Hand weiterhin nach unten wanderte, immer tiefer und tiefer…



L’incontro fatale lo ebbe al porto, la freccia di Cupido la colpì al passaggio di un marinaio in divisa, Luca: Com’era sexy con la sua uniforme!!!
 E quel berretto che gli donava un non so che cosa di affascinante!!! Finalmente si era decisa, avrebbe puntato su di lui. La sua idea per conquistarlo era quella di lasciarsi pescare, sì, si sarebbe intrappolata volontariamente nella rete, che i marinai adoperano per catturare i pesci. Si recò così a comprare il necessario, come la muta, per immergersi. Dopo qualche giorno era pronta: un po’ di rossetto sulle labbra ed un tocco di mascara l’avevano resa ancora più bella. Al sorgere del sole si calò in acqua e si andò ad imbrogliare in una rete. Era impaziente di essere pescata. Luca era ubriaco fradicio, si reggeva a stento in piedi, aveva bevuto tutta la notte: andò così a coricarsi. / Die schicksalhafte Begegnung hatte sie am Hafen. Der Pfeil Cupidos traf sie, als ein Seemann in Uniform vorbeiging: Luca.
Wie sexy er in seiner Uniform aussah!!! Und seine Matrosenmütze gab ihm ein absolut faszinierendes Etwas!!!
Endlich hatte sie sich entschieden. Sie würde es bei ihm versuchen. Sich fischen zu lassen, war ihr Plan, um ihn zu erobern. Ja, sie würde sich freiwillig in seinem Netz verheddern, welches die Matrosen auswerfen, um die Fische zu fangen. Sie ging deshalb, um das Notwendige – wie einen Taucheranzug – zu kaufen und um einzutauchen. Nach ein paar Tagen war sie bereit: Ein bisschen Lippenstift und etwas Wimperntusche machten sie noch schöner. Bei Sonnenaufgang ließ sie sich ins Wasser gleiten und wickelte sich in ein Netz. Sie wartete ungeduldig, gefischt zu werden. Luca war völlig betrunken. Er schaffte es kaum, sich auf den Füßen zu halten. Er hatte die ganze Nacht getrunken und legte sich nun schlafen.


Dormì parecchie ore e al risveglio trovò Serena nella sua cabina.
“Wow” esclamò Luca stupendosi: la osservò per bene, poi chiuse gli occhi, credendo di sognare, li riaprì ed era tutto vero.
 Si alzò, le girò attorno, si toccò la fronte, i capelli, pensò per un attimo e poi disse: “Ho appena terminato di sognarti”.
 Lentamente e dolcemente, Luca portò le sue labbra verso quelle di Serena, la spogliò ed in piedi com’era la rialzò con le braccia e cominciò ad amarla. Sudavano entrambi ma entrambi volevano sbarcare il lunario.
 Dopo una dura lotta si lasciarono andare sul letto: Serena cadde sul materasso, Luca, più alto di lei, invece, colpì il pomo del letto con la fronte, che si aprì in due, formando un lago di sangue, tra i deboli raggi mattutini che passavano attraverso l’oblò / Er schlief etliche Stunden und beim Aufwachen fand er Serena in seiner Kabine. „Wow!“, rief Luca überrascht aus:
 Er betrachtete sie eingehend, dann schloss er die Augen im Glauben, es wäre ein Traum. Er öffnete sie wieder und alles war Wirklichkeit. Er stand auf und ging um sie herum, fuhr sich mit der Hand an die Stirn, durchs Haar, überlegte einen Augenblick und sagte dann:
 „Ich habe gerade aufgehört, von dir zu träumen“.
 Langsam und sanft näherten sich seine Lippen denen Serenas.
 Dann zog er sie aus und im Stehen hob er sie mit den Armen hoch und begann sie zu lieben. Sie schwitzten beide, aber beide wollten auf diese Art kommen. Nach einem schwerem Kampf ließen sie sich aufs Bett fallen: Serena fiel auf die Matratze, doch Luca, der größer war als sie, traf mit der Stirn genau auf den Bettpfosten. Die Stirn sprang entzwei und es bildete sich ein Strom aus Blut in den schwachen Strahlen der Morgensonne, die am Bullauge vorbeizog.

traduzione / Übersetzung Sebastian Kubon & Emilio Esbardo

Dal libro La Filosofia di Julia – Julias Philosophie di Emilio Esbardo (alias Natalino Bardi)


Emilio Esbardo, laureato in “Lingue e culture straniere” presso l’Università di Perugia, è un giovane scrittore, giornalista e fotografo la cui produzione letteraria ammonta a quattro libri pubblicati con lo pseudonimo di Natalino Bardi. La Filosofia di Julia è il suo primo romanzo.

Aus dem Buch La Filosofia di Julia – Julias Philosophie di Emilio Esbardo (Alias Natalino Bardi)


Emilio Esbardo ist ein junger italienischer Schriftsteller, Journalist und Fotograf und hat vier Bücher geschrieben (unter den Künstlernamen Natalino Bardi). Julias Philosophie ist sein erster Roman.

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