Michael Müller è divenuto il nuovo sindaco di Berlino

Michael Müller subito dopo l'elezione - Foto: Emilio Esbardo

Giovedì 11 dicembre 2014 si sono tenute le elezioni del sindaco, successore del dimissionario Klaus Wowereit (SPD).                                    

Al suo posto, l’SPD ha proposto Michael Müller. Alle ore 9, dopo che i parlamentari hanno applaudito per un ultima volta Klaus Wowereit, è iniziata l’elezione (il voto era segreto).

Per Müller ci sono stati 87 voti favorevoli (il minimo era di 75): addirittura tre in più del previsto, provenienti dai partiti all’opposizione. Dal 2011 Berlino è governata dalla coalizione SPD – CDU.


Il nuovo sindaco ha pronunciato il giuramento, ha promesso di dedicare tutte le sue energie per il bene della città, e si è recato immediatamente nella sua residenza ufficiale, il municipio Rotes Rathaus. Qui, nella sala Wappensaal, ha nominato gli otto senatori:

Frank Henkel (CDU), Senatore per gli Affari Interni e Sport a Berlino.

Andrea Geisel (SPD), Senatore per lo Sviluppo Urbano e per l’Ambiente. 

Matthias Kollatz-Ahnen (SPD), Senatore delle Finanze.

Thomas Heilmann (CDU), Senatore della Giustizia e per la Tutela dei Consumatori.

Dilek Kolat (SPD), Senatrice del Lavoro, dell’Integrazione e per le Pari Opportunità.

Sandra Scheeres (SPD), Senatrice della Pubblica Istruzione e della Scienza.

Mario Czaja (CDU), Senatore della Sanità e Affari sociali.

Cornelia Yzer (CDU), Senatrice dell’Economia, Tecnologia e Ricerca.

Michael Müller subito dopo l'elezione - Foto: Emilio Esbardo

Per Michael Müllers gli obiettivi da raggiungere sono molteplici. Innanzitutto vi è il problema dell’aeroporto, la cui apertura è stata rimandata più volte e cui costi sono esplosi alle stelle.

Poi c’è il problema degli alloggi: secondo le previsioni ogni anno in città si trasferiranno all’incirca 50000 persone. Inoltre il numero dei rifugiati che vengono accolti nella capitale tedesca ammonta annualmente a 13800 (6 volte in più rispetto al 2011).

Michael Müller subito dopo l'elezione mentre posa con i Senatori - Foto: Emilio Esbardo

L’SPD, a differenza della CDU, vuole vietare la trasformazione di appartamenti in affitto in appartamenti di proprietà, che sembra aver preso piede a Berlino: i tedeschi tradizionalmente non sono possessori di case. Per favorire l’integrazione si è pensato di progettare degli uffici d’accoglienza, presenti in ogni quartiere, e di favorire un clima culturale multietnico.

I traguardi si presumono molto difficili perché, ultimamente, i rapporti tra SPD e CDU si sono incrinati. Vi sono troppe divergenze, soprattutto tra il nuovo sindaco e Frank Henkel, i quali, c’è da prevedere, alle nuove elezioni del 2016, saranno avversari. La CDU tenterà in tutti i modi di essere il primo partito. Al momento la popolarità di Müller è altissima. È una persona discreta, pratica, non un politico al 100%, che si è guadagnato da vivere con il lavoro di tipografo; mentre Klaus Wowereit era stato denominato dalla stampa “il leone delle feste”.

Klaus Wowereit consegnato il suo ufficio da sindaco a Michael Müller - Foto: Emilio Esbardo

Klaus Wowereit consegnato il suo ufficio da sindaco a Michael Müller - Foto: Emilio Esbardo

Lunedì mattina, 15 dicembre 2014, alle ore 9.00, Klaus Wowereit ha consegnato il suo ufficio da sindaco a Michael Müller.

L’era Wowereit, riassunta nella celebre frase “povera ma sexy”, è terminata. Non si ha più tanta voglia di festeggiare in continuazione, si vuole anche produrre. Tutti i nuovi imprenditori, che si trasferiscono qui per avere successo, ne sono il segno. Berlino ha superato la ferita della divisione, il Muro è un lontano ricordo. La città è forse pronta a crescere e a diventare il motore dell’economia tedesca, esattamente com’era prima della seconda guerra mondiale.

di Emilio Esbardo

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