Tra i rappresentanti politici presenti a Pariser Platz, c’era anche Johannes Ponader, il segretario organizzativo del partito dei Pirati, giunto per dare soccorso alle persone, che stanno facendo lo sciopero della fame. Mi ha concesso gentilmente un’intervista, che si è rivelata essere un appello ai Berlinesi.
Perché è venuto a Pariser Platz?
Perché voglio aiutare, c’è della biancheria che va fatta asciugare; è un atto di bontà prestare attenzione alla gente che è qui. Procurare loro dell’acqua o dei vestiti caldi è importante.
È, dunque, qui come cittadino e non come rappresentante politico?
Esattamente. Ho visitato i rifugiati due volte a Würzburg, perché ero lì casualmente da un mio amico quando hanno iniziato la marcia di protesta. Adesso si trovano a Berlino ed io sono di nuovo qui a sostenerli, perché dobbiamo far comprendere che i rifugiati hanno diritti e dignità come tutti noi.
Il suo vuole essere un appello ai berlinesi a venire in soccorso?
Senza dubbio. Accorrete, per favore, con acqua calda, apportate il vostro aiuto, dove ce n’è bisogno. Siate di buon esempio nell’accogliere i rifugiati e dimostrate che la Germania è un Paese ospitale, senza confini chiusi per gente in stato di bisogno.
Bisogna comprendere che, queste persone ancor prima di essere rifugiati, sono esseri umani?
Precisamente. Coloro i quali sono fuggiti dalla loro patria sono essere umani e che, come essere umani, sono i benvenuti in Germania.
In Germania vige una democrazia perfetta o bisogna ancora cambiare qualcosa?
Nel caso dei rifugiati in Germania si deve ancora realizzare che si ha il dovere di accogliere le persone in stato di bisogno e che dobbiamo porci come uno stato accogliente. E questo è ciò che la politica non vuole ancora comprendere. Inoltre c’è bisogno di libertà: questa gente vuole scegliere personalmente in quale posto della Germania vuole rimanere. Insieme dobbiamo adoperarci, affinché i rifugiati di tutto il mondo trovino una nuova casa dove stare.
Johannes Ponader è nato il 1977 a Monaco. Prima di intraprendere la carriera politica ha lavorato come regista, attore e pedagogo. Nell’aprile 2012 è stato nominato segretario organizzativo dei Pirati, una novità nel panorama politico tedesco. Dopo aver ottenuto un discreto successo, dovuto più che altro alla delusione degli elettori nei confronti dei partiti tradizionali, i Pirati stanno ora attraversando una brutta crisi. Secondo gli ultimi sondaggi se si andasse oggi al voto non riuscirebbero a raggiungere il 5% dei voti. La causa sono i disguidi interni al partito stesso: i leader non hanno una linea comune di conduzione. Il loro programma principale era una democratizzazione dell’informazione in internet. Due delle personalità di spicco Julia Schramm e Matthias Schrade si sono dimessi perché digerivano malvolentieri i criteri con i quali il presidente Bernd Schlömmer gestisce la sua carica. Johannes Ponader è finito sotto la luce dei riflettori per aver organizzato una specie di colletta a suo favore in Internet.
di Emilio Esbardo
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