I turisti italiani scoprono Berlino - intervista a Burkhard Kieker

Burkhard Kieker - Foto: Emilio Esbardo

di Emilio Esbardo

L’interesse per Berlino cresce di anno in anno. Il tratto saliente della città, sin dalla sua nascita, è ripartire dall’inizio, non fermarsi mai, abituata a vivere soprattutto nel presente, in continua evoluzione, in frenetico cambiamento, avvezza a demolire per poi costruire. È una città che affascina per la sua scena culturale, per la sua storia, per la sua creatività, per la sua dinamicità, per la sua tolleranza e, fattore molto importante, perchè qui la vita è economica. Anche il mercato del turismo è in forte espansione. Lo scorso anno sono stati registrati 21 milioni di pernottamenti e la metropoli tedesca ha superato Roma per presenze di turisti, classificandosi al terzo posto dopo Londra e Parigi.

Tutto questo anche grazie all’ottimo lavoro del portale ufficiale del turismo per i visitatori della capitale tedesca visitBerlin (sito in italiano: http://www.visitberlin.de/it), che come scritto nella loro pagina web, “persegue l’obiettivo di pubblicizzare l’offerta turistica di Berlino a livello mondiale. Ulteriori finalità dell’azienda sono la promozione del turismo, dei viaggi d’affari, delle manifestazioni, delle fiere, dei convegni e dei congressi, nonché la ricerca di informazioni da fornire ai turisti della regione di Berlino”.

A Berlino, oggi, più di 230.000 posti di lavoro dipendono dal turismo. Sempre più italiani negli ultimi anni hanno scoperto questa città. L’anno scorso il numero maggiore di turisti stranieri sono stati gli italiani. Nell’anno corrente sono scesi di un gradino. Nell’incontrare personalmente il Presidente del turismo di Berlino, Burkhard Kieker, il discorso si è incentrato sul turismo in generale a Berlino e in particolare sul turismo italiano nella metropoli tedesca.

Signor Kieker, il turismo a Berlino è in forte espansione. All’incirca, quanti turisti vengono a Berlino ogni anno e quanti di questi sono italiani?


Lo scorso anno abbiamo avuto quasi 21 milioni di pernottamenti. 10 milioni di persone hanno pernottano negli hotels. Inoltre ci sono stati 2-3 milioni di persone che hanno soggiornato negli “appartamenti vacanza” e persone che sono state ospitate da amici e conoscenti. L’anno scorso il numero maggiore di turisti stranieri sono stati gli italiani. Hanno superato sia gli inglesi sia gli spagnoli. Quest’anno il numero è leggermente calato, forse a causa della situazione economica.

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Quanto sono importanti gli italiani per il turismo berlinese?


Lo scorso anno abbiamo avuto 280.000 italiani, che hanno pernottato in hotels. Questo è un fattore molto importante per noi. Abbiamo anche concentrato fortemente il nostro marketing in Italia, perché abbiamo notato che gli italiani hanno scoperto Berlino e adorano questa città, esattamente come i berlinesi adorano gli italiani. Gli italiani hanno percepito che qui c’è un’atmosfera mediterranea. È una città che offre molto, molta urbanità, molto divertimento. Ma non è così nevrotica come ad esempio New York.

Secondo lei, cosa rende così attrattiva Berlino per gli italiani. Quali sono i posti e le attrazioni, che visitano maggiormente?

Dai nostri sondaggi è risultato che il loro divertimento maggiore è passeggiare. Vengono a Berlino per osservare la gente del luogo. Tentano di percepire l’atmosfera. Si siedono in un caffè all’aperto, che ce ne sono almeno tanti quanti a Roma, e osservano i passanti. Gli italiani s’interessano molto anche alla storia. Berlino è conosciuta per essere stata un punto focale del ventesimo secolo. Molte cose, che si vedono nei film di Hollywood, sono accadute realmente. Berlino è un luogo autentico, che attrae gli italiani e soprattutto i giovani.

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Ci sono, invece, luoghi che potrebbero essere interessanti per gli italiani, che, però, sono poco visitati, semplicemente perché non conosciuti?

Alla partenza, ogni turista lascia la città con un senso d’insoddisfazione e con la percezione di aver visto solo il 10% delle cose che avrebbe dovuto visitare. Io credo che gli italiani si concentrano ancora molto sul quartiere “Berlin Mitte” e “Prenzlauer Berg”, sull’Isola dei Musei e sulla vita notturna. Ma ci sono ancora molte altre cose da scoprire. Ad esempio posti isolati, però sensazionali, come la prigione della Stasi a Hohenschönhausen. Questa non è segnalata particolarmente sulle carte. Sì crediamo proprio che ci sia ancora molto da scoprire.

Collaborate con gli enti turistici italiani?

Collaboriamo con molti tour operator e scuole. Abbiamo sviluppato un programma extra per le scuole, che vogliono venire a Berlino. Poi abbiamo appreso che il governo italiano ha tolto i sussidi. Forse anche per questo motivo il numero di turisti è ultimamente in calo. Particolarmente bene lavoriamo con Air Berlin, che ha molti voli in Italia.

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A Berlino si continua a costruire sempre più alberghi, non crede che ce ne siano abbastanza?


È vero, ci sono moltissimi a Berlino. Ma ciò è un vantaggio per i turisti, poiché gli hotels fanno a gara tra di loro con prezzi migliori, e così si può pernottare ad un costo realmente conveniente. Un punto chiave è che Berlino è economica. Si va a Berlino dove la vita culturale e la vita notturna costano la metà del prezzo di Parigi, Londra e la stessa Milano.


Nel frattempo molti appartamenti in città sono stati convertiti a “appartamenti-vacanza” e molta gente propone di vietarli. Sono anche del parere che tale fenomeno contribuisce all’aumento di prezzo degli affitti. È fondata la paura che i turisti che alloggiano in questi appartamenti disturbano la quiete dei vicini? I turisti sono un vantaggio o uno svantaggio per la città?

I berlinesi si sentono estremamente onorati, che vi siano numerosi visitatori italiani. Sempre più italiani negli ultimi anni hanno scoperto questa città. L’anno scorso il numero maggiore di turisti stranieri sono stati gli italiani.

Il nuovo aereoporto di Berlino, BER, in fase di costruzione, è un vantaggio per il turismo o uno svantaggio?


Non capisco perché dovrebbe essere uno svantaggio. Ci aiuterà molto nei collegamenti internazionali. Saremo ancora meglio collegati rispetto al passato. Ne siamo contenti, era l’unica cosa che mancava in città.


Wowereit, il sindaco di Berlino, ha affermato che il turismo è molto importante. Ma il locale “Tacheles”, un luogo di attrazione per turisti, forse chiuderà a breve. Posti come il Tacheles, che fanno parte della scena culturale alternativa, sono quasi tutti scomparsi. Perché non s’intraprende nulla contro?

Debbo contraddirla. La scena alternativa a Berlino è estremamente vivace. Bisogna solo sapere dove si trova. Il Tacheles è oramai una cattiva ombra di se stesso. Non è più autentico. Non siamo particolarmente tristi se chiude. Oggi ci sono molti altri posti, ad esempio la Galleria C/O o il locale Kater Holzig/ Bar 25. Il bello di Berlino è l’utilizzo provvisorio e il continuo cambiamento. È una città dove vi sono 1000 possibilità per intraprendere qualcosa o portare avanti una novità. Nella via “Oranienburgerstrasse” non c’è più spazio per il Tacheles. Forse in vecchie cartine turistiche.

In giro sento spesso: “Oh no! Ecco un altro gruppo di turisti!”. Non pensa che in alcuni casi i turisti possano realmente snervare? E che qualche volta il turismo possa nuocere alla città?

Pensi a Roma e la paragoni a Berlino. Abbiamo superato Roma per numero di turisti. Roma ha avuto 2000 anni in più rispetto a noi per abituarsi ai turisti. I romani convivono perfettamente con essi. E sarà così anche a Berlino. Da noi il turismo ha iniziato a metter piede da appena 20 anni.

Più o meno, quanti posti di lavoro direttamente o indirettamente dipendono dal turismo?

A Berlino più di 230.000 posti di lavoro dipendono dal turismo. Non soltanto nel caso degli hotels e degli aeroporti ma anche nei locali e nelle attività che vivono di esso. In pochissimi anni Berlino è entrata nell’olimpo del turismo. L’unico problema è che gli abitanti devono ancora abituarsi a questo fenomeno.

Come si può rendere questa città ancora più attraente?


Dobbiamo riflettere su quello che è più richiesto: un pezzo di Muro. Abbiamo un Museo del Muro ben fatto. Ma c’è molta gente che continua a richiedere la ricostruzione autentica di un pezzo di Muro. Così che si possono realmente rendere conto com’era la Berlino divisa.

Quali sono le vostre aspettative per il prossimo anno?


Spero che la percentuale dei visitatori italiani salga. Quest’anno è scesa leggermente circa dell’11%. Io credo però che a nostro favore giocano i prezzi bassi della nostra metropoli.

Tramonto berlinese - Foto: Emilio Esbardo

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