Italia e Grecia prevedono una crescita per il prossimo anno: ne hanno discusso i premier Enrico Letta e Antonis Samaras a Berlino

Antonis Samaras e Enrico Letta - Foto: Emilio Esbardo

testo e foto: Emilio Esbardo

Noi non siamo tedeschi, né francesi, né spagnoli, o italiani – noi siamo tutti europei e agiamo a favore dell’intera eurozona (Mario Draghi)

Tra un pò inizierà il nuovo anno e ne approfitto per fare una breve relazione sulla situazione di due Stati del sud Europa, Italia e Grecia, considerati in crisi.

I due Premier, il nostrano Enrico Letta e Antonis Samaras, hanno partecipato al rinomato forum di economia (“Führungstreffen Wirtschaft 2013”) tenutosi a Berlino a fine novembre ed organizzato da uno dei più prestigiosi quotidiani tedeschi, il Süddeutsche Zeitung.


Nella splendida cornice del Museo della Comunicazione, addobbato a sala di gala per l’occasione, tra ottime pietanze, Enrico Letta ha tenuto il suo discorso, molto diretto e spontaneo, esprimendosi in inglese in modo eccellente, stupendo le persone presenti e attirandone la simpatia.

Secondo il parere del Presidente del Consiglio vi sono tre false affermazioni e tre falsi pregiudizi contro l’Italia da abbattere immediatamente:

Il primo è che l’Italia stia superando la crisi grazie ai soldi dei contribuenti tedeschi.

Il secondo è che le banche italiane sono state salvate dai finanziamenti europei.

Il terzo è che solo i tedeschi pagano per il salvataggio dell’Euro.

Enrico Letta mentre viene applaudito - foto: Emilio Esbardo

Nel suo articolo, intitolato “Agenda Italiana”, apparso sul quotidiano Süddeutsche Zeitung del 23/24 novembre, Enrico Letta ha citato i risultati finora raggiunti e le misure che adotterà il Governo, per continuare il processo positivo dell’economia italiana:

Nel 2013 il deficit di bilancio resterà sotto il tre per cento per il secondo anno consecutivo.

L’Italia è l’unico Paese insieme alla Germania ad avere un disavanzo in linea con i parametri dell’Unione Europea. 

Abbiamo lanciato il progetto Destinazione Italia, grazie al quale si miglioreranno le condizioni per le imprese e verranno attratti investitori stranieri. Concretamente questo significa una migliore politica fiscale e minore burocrazia (…)

Conforme alla sopracitata frase di Mario Draghi, che aveva tenuto un discorso il giorno precedente, Enrico Letta ha posto anche l’accento sull’importanza dell’Europa ed ha tirato una frecciatina contro le misure di risparmio imposte da Angela Merkel.

Mario Draghi mentre discute con l'Ambasciatore Elio Menzione durante il convegno “Führungstreffen Wirtschaft 2013” - Foto: Emilio Esbardo

“Se continueremo a richiedere solo tagli e aumenti delle tasse, alle prossime elezioni Beppe Grillo otterrà più del 50 per cento dei voti”, ha affermato durante la serata. In Europa vi è il rischio del populismo.

“L’obiettivo è un’Europa dei popoli e non l’Europa del populismo e dell’estremismo. Un’Europa responsabile e solidale”, ha scritto nell’articolo Agenda Italiana, “Da luglio fino a dicembre 2014, l’Italia avrà la presidenza del Consiglio Europeo. Sarà una presidenza di cambiamento. È tempo per l’Europa, dopo sei anni di crisi, di concentrarsi sulla crescita a lungo termine”.

Per avere un’Europa forte “c’è bisogno di persone al comando elette democraticamente”, che curino gli interessi europei a livello internazionale. Basta con un’Europa frammentata.

E l’Italia assumerà, in tal senso, un ruolo principale “come Paese fondatore dell’Unione Europea e come la terza maggiore economia dell’eurozona”.

Parola di Enrico Letta.


Anche Antonis Samaras è giunto a Berlino a testa alta, parlando di una nazione che ha raggiunto ottimi risultati. Anche se c’è ancora molto lavoro da fare ed altre riforme da attuare,  i media dovranno sostituire il termine “Grexit” (gioco di parole inglese che significa Grecia fuori dall’Europa) con il termine “Greecovery” (gioco di parole inglese che indica il risanamento della Grecia).

Secondo Samaras nel 2014 l’economia greca inizierà a crescere dopo sei anni di recessione. Ciò che ha stupito di più la stampa tedesca è stato il fatto che la nazione ellenica per la prima volta, dopo tantissimo tempo, avrà più entrate che uscite. I giornali hanno inoltre riportato la richiesta di Samaras alle imprese tedesche di investire maggiormente in Grecia.

I media tedeschi, non parlano però, di un successo completo, ci sono ancora delle riforme da attuare quali, ad esempio, la privatizzazione delle imprese statali e la formazione di un’amministrazione fiscale efficiente.

Stando alle affermazioni di Samaras le previsioni future riguardante la sua nazione sono positive. La Grecia ha imboccato la strada giusta.

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