Le donne possono apportare il loro contributo all’economia - congresso internazionale FCEM delle imprenditrici a Berlino

A Berlino si è tenuto, presso il rinomato Maritim Hotel, nell’area diplomatica, dove sono poste le ambasciate di tutto il mondo, il congresso internazionale FCEM delle imprenditrici.  

In tutto ci sono state 650 partecipanti, provenienti da 39 nazioni differenti. Erano presenti, naturalmente, la presidentessa FCEM Laura Frati Gucci e Stephanie Bschorr, presidentessa VdU, che si è detta soddisfatta dal sostegno ricevuto nell’organizzazione di questo incontro dai maggiori rappresentanti della politica e dell’economia.

VdU è un’associazione tedesca, presente in tutto il territorio nazionale, che rappresenta gli interessi delle imprenditrici. FCEM sta per “Les Femmes Chefs d’Entreprises Mondiales” (Associazione mondiale delle imprenditrici).


Al convegno si è discusso sulla crisi dell’euro, sulla situazione dell’economia globale e sul ruolo che esercitano e che dovranno esercitare le donne in tale contesto.

Stephanie Bschorr e Angela Merkel - Foto: Emilio Esbardo

È stato consenso unanime che le donne giocano un ruolo positivo nello sviluppo dell’economia e della società: la maggioranza, però, trova ancora difficoltà ad inserirsi e a fare carriera in ambiti importanti come quello dell’economia.


Nonostante i pregiudizi, a cui sono sottoposte, il numero della loro presenza nei posti di dirigenza è cresciuto: esso, però, non è ancora adeguato. È molto difficile per una donna ottenere lavoro ai vertici di un’azienda.

Laura Frati Gucci e Stephanie Bschorr - Foto: Emilio Esbardo

Le donne, secondo l’81% delle imprenditrici, hanno un modo differente di condurre un’azienda.

Il 77% è convinta che le donne apporterebbero un incremento economico, se avessero maggiore potere decisionale. Per questo motivo aumenta sempre di più l’esigenza di migliorare ed aumentare la rete di comunicazioni: attualmente appena il 21% delle imprenditrici utilizza Twitter[1]


Il momento clou dell’evento è stato, venerdì 28 settembre, quando la cancelliera Angela Merkel, ha tenuto un’interessante discorso al riguardo.

Angela Merkel durante il suo discorso - Foto: Emilio Esbardo

Angela Merkel ha subito sottolineato l’importantissimo ruolo che hanno le imprenditrici come modello da seguire per tutte le altre donne, che tentano di farsi strada nel mondo del lavoro e che, però, hanno bisogno di qualcuno che faccia loro coraggio nell’affrontare il grande passo di mettersi in proprio o di intraprendere una brillante carriera nelle grandi imprese e in tutti i settori della società. Anche il mondo scientifico offre grandi opportunità. La Merkel stessa ne è testimonianza (è laureata in fisica).

Poi la cancelliera ha affrontato il tema centrale. Secondo lei, il problema più difficile da risolvere per le donne è quello della conciliazione tra il lavoro ed il ruolo di moglie e madre. La prima cosa da fare è sicuramente abbattere tutti gli stereotipi negativi, radicati in secoli di storia. La soluzione migliore per le donne è quella di discutere eventuali problemi con gli uomini e tentare di risolvere le difficoltà, come ha affermato:

La conciliazione tra lavoro e famiglia è diventata più comune. In confronto agli uomini le donne, però, sono ancora in netta minoranza. Più grande è l’impresa, più c’è una minore presenza di donne. In media le donne in posizione di vertice hanno meno figli rispetto alle donne che non sono in posizioni di vertice. Questo deve cambiare; perciò il problema della conciliazione tra lavoro e famiglia è una questione fondamentale. / die Rollenbilder haben sich in letzter Zeit verändert. Die Vereinbarkeit von Beruf und Familie ist selbstverständlicher geworden. Unternehmerinnen sind aber gegenüber Unternehmern immer noch in der Minderzahl. Und je größer das Unternehmen ist, umso geringer ist auch die Repräsentanz von Frauen. Im Durchschnitt ist es immer noch so, dass Frauen in Spitzenpositionen weniger Kinder haben als Frauen, die nicht in Spitzenpositionen arbeiten. Das muss sich ändern; und deshalb ist das Thema Vereinbarkeit von Beruf und Familie ein Kernthema. (traduzione libera dell’autore dell’articolo)

Durante il congresso internazionale FCEM delle imprenditrici a Berlino - Foto: Emilio Esbardo

Durante il congresso internazionale FCEM delle imprenditrici a Berlino - Foto: Emilio Esbardo

In Germania la situazione sta lentamente cambiando, grazie ad una politica votata all’abbattimento dei succitati stereotipi. E questa è la strada giusta da proseguire, come ha aggiunto la Merkel:

Per questo motivo discutiamo sempre più frequentemente con gli uomini su come conciliare al meglio lavoro e famiglia. Ciò non è facile anche per gli uomini. Se si afferma che essi non hanno nessuna voglia nel partecipare all’educazione dei figli, questo non è vero, poiché è causato dagli stereotipi. Come viene considerato un uomo, in una posizione di riguardo, che dice di andare via, perché deve andare a prendere i bambini? Allora gli viene chiesto: ma che tipo di moglie hai? Forse questa situazione è differente in altri Paesi, ma in Germania è un tipo di situazione che ancora esiste. / Deshalb führen wir in Deutschland zunehmend auch das Gespräch mit Männern über die Frage, wie denn Vereinbarkeit von Beruf und Familie funktionieren kann. Das ist für die Männer auch nicht einfach. Wenn man sagt, sie haben keine Lust, sich an der Erziehung der Kinder zu beteiligen, dann stimmt das ja so nicht, weil es auch dahingehend so viele Rollenklischees gibt. Wie wird denn ein Mann angesehen, der in einer mittleren Führungsposition ist und sagt, dass er jetzt gehen und die Kinder abholen muss? Dann wird gefragt: Was hast denn du für eine Frau? Es mag in anderen Ländern anders sein, aber in Deutschland kommt so etwas noch vor. (traduzione libera dell’autore dell’articolo)

Gli interpreti durante il congresso internazionale FCEM delle imprenditrici a Berlino - Foto: Emilio Esbardo

Ha preso poi la parola Dilek Kolat, senatrice berlinese del lavoro, dell’integrazione e per le pari opportunità. Nata il 1967 in Turchia, è riuscita ad affermarsi in politica nel partito SPD. Anche la senatrice ha raccontato le difficoltà e i pregiudizi, a cui è dovuta andare incontro per avere successo.  Ha rivendicato una maggiore presenza femminile in posti di dirigenza ed una parità di stipendi tra uomini e donne (uno degli argomenti più discussi al momento).

Le partecipanti hanno lasciato la città dopo aver degustato una specialità tipica berlinese: il wurstel al curry con champagne.

Per maggiori informazioni: www.vdu.de

di Emilio Esbardo



[1]Questo sondaggio è stato realizzato, nel periodo di tempo tra luglio ed agosto 2012,  tra le 1678 imprenditrici, i cui interessi vengono rappresentati dall’associazione VdU.

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