Premio per la comprensione e la tolleranza

Venerdì 17 novembre in occasione dei festeggiamenti per l’apertura dell’Accademia del Museo Ebraico si è tenuta anche l’annuale assegnazione dei Premi per la comprensione e la tolleranza (Preis für Verständigung und Toleranz), consegnati uno all’ex Presidente della Germania Richard von Weizsäcker ed uno al manager Klaus Mangold.

A rendere onore ai premiati c’erano personalità di spicco del mondo della politica e dello spettacolo quali l’attuale Presidente della Germania Joachim Gauck, il Ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble, il sindaco di Berlino Klaus Wowereit, l’ambasciatore americano Philip D. Murphy e l’ambasciatore britannico Simon McDonald, la magnate dell’editoria tedesca Friede Springer, il direttore della casa di produzione cinematografica UFA Wolf Bauer, gli attori Iris Berben e Clemens Schick.

Alla serata era presente anche il nuovo Berlinese.

Questo ambitissimo premio è stato instituito nel 2002 e viene consegnato a personalità nel campo politico, culturale ed economico. Il premio consiste in un attestato ed in una scultura, disegnata da Naama Steinbock e Ida Friednam, che simboleggia l’unione, la sacralità del tempo, la saggezza e la verità ed inoltre esprime la forza e la bellezza di una società pluralistica.

Richard von Weizsäcker, W. Michael Blumenthal, Klaus Mangold, Joachim Gauck © Jüdisches Museum Berlin, Foto: Pietschmann, Wagenzik, Ausserhofer

Il premio viene assegnato a coloro i quali si sono impegnati sul tema dell’antisemitismo e del contrasto alle forme di razzismo in Germania ed hanno favorito la ricerca e l’elaborazione dei crimini nazisti.

Ad aprire la serata è stato W. Michael Blumenthal, direttore del Museo, nato il 1926 a Oranienburg. Suo padre era stato internato nel 1938 nel campo di concentramento di Buchenwald per 6 settimane. Al suo rilascio la sua famiglia è fuggita a Shanghai prima di stabilirsi definitivamente negli Stati Uniti, dove W. Michael ha conseguito un successo dopo l’altro: nel 1977 è stato nominato Ministro delle Finanze dal Presidente Jimmy Carter. Con la sua nomina a direttore, il Museo Ebraico ha iniziato a dedicarsi prevalentemente alla storia degli ebrei in Germania. Nel 2012 ha pubblicato la sua autobiografia intitolata: “In achtzig Jahren um die Welt. Mein Leben” (80 anni in giro per il mondo. La mia vita).

Ospiti durante la serata di inaugurazione dell'Accademia del Museo Ebraico © Jüdisches Museum Berlin, Foto: Pietschmann, Wagenzik, Ausserhofer

Dopo il discorso del sindaco di Berlino, Klaus Wowereit, che ha ricordato la tragedia che sta avvenendo tra israeliani e palestinesi ed un ottima cena, si è passati alla premiazione.

A consegnare il premio a Klaus Mangold è stato David Baron de Rothschild, nato il 1942 a New York, e pro-pro-nipote di Mayer Amschel Rothschild, il fondatore della dinastia della famiglia. La Rothschild & Cie, la banca fondata da lui, è divenuta col tempo una delle più influenti banche d’investimento, presente anche nel territorio tedesco dal 1989. Su Klaus Mangold ha detto:

Klaus accetta di essere contraddetto, se il punto di vista è valido. Non molte persone reagiscono bene alla contraddizione. Klaus non è mai sulla difensiva. È tollerante e comprende gli altri. Ecco perché viene premiato questa sera / You can contradict Klaus, if your point is valid. Not many people react well to contradiction. Klaus is never defensive. He is tolerant and understands others. Hence tonight’s Award (traduzione libera dell’autore dell’articolo)

David Baron de Rothschild si congratula con Klaus Mangold © Jüdisches Museum Berlin, Foto: Pietschmann, Wagenzik, Ausserhofer

Klaus Mangold è uno dei manager di maggior successo tedeschi. È stato premiato per aver combinato i suoi successi economici all’estero con una politica d’integrazione e di comprensione con le popolazioni locali. Ha creato, dunque, dei ponti tra nazioni differenti. Il suo primo obiettivo è stato la completa riconciliazione tra la Germania con il suo nemico storico: la Francia. Esattamente come ha affermato David Baron de Rothschild:

Fare bene il proprio lavoro ed essere uno degli uomini d’affari più illustri della Germania, non significa necessariamente essere qualificato per questo premio. Lasciate dunque che vi dica qualcosa in più su Klaus. Il dott. Mangold è a suo agio in ogni angolo della terra. Attraversa i confini, come se lo stress del viaggio, le barriere linguistiche e le differenze culturali non esistessero. Klaus è un fantastico costruttore di ponti. In questo campo è un virtuoso / Doing one’s job well and being one of the Germany’s most distinguished businessmen does not necessarily mean that you qualify for this Award. So let me explain a little more about Klaus. Dr Mangold is at ease everywhere in the world. He crosses borders as if the stress of travel, the language barriers and the cultural differences do not exist. Klaus is a fantastic bridge-builder. In this field he is a virtuoso (traduzione libera dell’autore dell’articolo).

Attualmente Klaus Mangold si impegna a favore dell’integrazione delle minoranze in Germania.

A tenere il discorso su Richard von Weizsäcker è stato Heinrich August Winkler, lo storico e saggista, autore del saggio “Mittelstand, Demokratie und Nationalsozialismus” (Classe media, democrazia e nazionalsocialismo).

Richard von Weizsäcker è una personalità molto rispettata in Germania, che gode di un prestigio paragonabile a quello di Pertini in Italia. È stato il primo Presidente tedesco a nominare l’8 maggio 1945 come “Giorno della liberazione”. Ha spronato i tedeschi a guardare e a riesaminare il loro scomodo passato e rivedere le colpe tacite del popolo tedesco durante i crimini nazisti “senza attenuazioni e senza pregiudizi”.  August Winkler nel suo bel discorso d’introduzione ha affermato:

Ciò che comprensione e tolleranza significano per Richard von Weizsäcker, l’ha espresso chiaramente lui stesso nel suo famoso discorso per il 40esimo anniversario della capitolazione tedesca avvenuta l’8 maggio 1985 (…) Ha affermato: “non lasciatevi trascinare in sentimenti di inimicizia ed odio nei confronti delle altre persone, né contro russi o americani, ebrei o turchi, alternativi o conservatori, neri o bianchi. Imparate a convivere, non a dividervi”/ Was Verständigung und Toleranz im Denken Richard von Weizsäcker bedeuten, hat er selbst in der berühmtesten seiner Rede, seiner Ansprache  zum 40. Jahrestag der deutschen Kapitulation am 8. Mai 1985 vor dem Deutschen Bundestag, prägnant ausgesprochen (…) Sie lautete: „Lassen Sie sich nicht hineintreiben in Feindschaft und Hass gegen andere Menschen, gegen Russen oder Amerikaner, gegen Juden oder Türken, gegen Alternative oder Konservative, gegen Schwarz oder Weiß. Lernen Sie, miteinander zu leben, nicht gegeneinander“. (traduzione libera dell’autore dell’articolo)

Richard von Weizsäcker ha sempre invitato al dialogo e alla comprensione non solo a livello politico ma anche religioso.

Al termine del discorso le persone presenti si sono alzate dai loro tavoli ed hanno applaudito a lungo.

È stata la conclusione di una bella serata.

di Emilio Esbardo

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