Storia dell'Euro

Foto: Fabiana Rossi

di Maria Luisa Melo (*) 

Oggi, domenica 5 luglio 2015, il popolo greco voterà il Referendum sul seguente Quesito

“Ai cittadini greci è domandato se deve essere accettata la bozza d’accordo presentata dalla Commissione europea, dalla Banca centrale europea e dal Fondo monetario internazionale nell’Eurogruppo del 25 giugno 2015, composta da due documenti: il primo documento è intitolato ‘Riforme per il completamento dell’attuale programma e oltre’ e il secondo ‘Analisi preliminare per la sostenibilità del debito’. I cittadini che respingono la proposta delle istituzioni NON APPROVATO / NO; i cittadini che accettano la proposta delle istituzioni APPROVATO / SI”. In queste settimane si è molto discusso sull’EURO come se fosse “un’arma di distruzione delle economie dei Paesi dell’Unione.”. 


Ma cosa è l’EURO???

È semplicemente una MONETA. 

Cosa è una Moneta???

LA MONETA non è un bene di consumo bensì un Mezzo di Pagamento caratteristico della compravendita, atto a regolare i debiti ed avente funzione, nei rapporti economici, di misura di valore ed unità di conto; è rappresentato da una o più serie di pezzi di titolo e valore stabilito e convenzionalmente riconosciuto: moneta. Metallica, moneta cartacea (o carta moneta); la circolazione della moneta…

Quando nasce l’idea di una Moneta Unica Europea?

L’idea nasce il 25 marzo 1957 con il Trattato di Roma che istituisce la Comunità Economica Europea (C.E.E.).

E ai sensi dell’art. 2 di questo Trattato, la Comunità Europea ha il compito di promuovere “uno sviluppo armonioso delle attività economiche, una crescita sostenibile, non inflazionistica e che rispetti l’ambiente, un elevato grado di convergenza dei risultati economici, un elevato livello di occupazione e di protezione sociale, il miglioramento del tenore e della qualità della vita, la coesione economica e sociale e la solidarietà tra gli Stati membri”. Questi scopi sono perseguiti “mediante l’instaurazione di un mercato comune e di una unione monetaria”.

Un’altra data importante da ricordare è il 7 febbraio 1992, quando il Trattato di Maastricht istituisce l’Unione europea economica e monetaria, gettando le basi per l’introduzione della Moneta Unica FISSANDO I PARAMETRI CUI I SINGOLI Stati devono attenersi. Il 1° gennaio 1993 vengono eliminate le barriere doganali.

La nascita ufficiale dell’Euro viene fatta risalire al 1° gennaio 1999, quando viene introdotto all’interno di undici Stati membri: Francia, Belgio, Italia, Austria, Germania, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Portogallo.

E’ il 3 maggio 2002 che l’Euro diventa la valuta ufficiale dei Paesi dell’Unione monetaria europea.

Per poter partecipare alla nuova valuta, gli stati membri dovevano rispettare i seguenti criteri, informalmente detti  “i parametri di Maastricht”:

·        un deficit pari o inferiore al 3% del prodotto interno lordo;

·        un rapporto debito/PIL inferiore al 60%;

·        un tasso di inflazione non superiore di oltre 1,5 punti percentuali rispetto a quello medio dei tre stati membri a più bassa inflazione;

·        tassi d’interesse a lungo termine non superiori di oltre 2 punti percentuali rispetto alla media dei tre stati membri a più bassa inflazione;

·        appartenenza per almeno un biennio al Sistema monetario europeo.

Nella fase iniziale di accettazione, vennero compresi anche gli stati membri i cui parametri avevano dimostrato la tendenza a poter rientrare nel medio periodo all’interno dei criteri stabiliti dal Trattato. In particolare, all’Italia e al Belgio fu permesso di adottare subito l’euro anche in presenza di un rapporto debito/PIL largamente superiore al 60%. 

Fra i Paesi che avevano chiesto l’adesione alla moneta unica sin dal suo esordio, la Grecia era l’unica che non rispettava nessuno dei criteri stabiliti; fu comunque ammessa due anni dopo, il 1º gennaio 2001, e l’introduzione fisica della nuova valuta nel paese avvenne contemporaneamente rispetto agli altri undici paesi, il 1º gennaio 2002.

Per concludere, se ci fosse un “Processo giudiziale contro l’Euro….”, io lo assolverei dichiarandolo NON COLPEVOLE. 

Non è l’Euro che non rispetta i parametri di Maastricht, che non fa le modifiche strutturali nei singoli stati membri. 

Non è colpa dell’Euro se l’Europa abbia messo da parte gli scopi dell’art. 2 del Trattato di Roma per fare prevalere solo e soltanto l’aspetto economico-finanziario.

Ma delle scelte politico-economico dei Governi dei Paesi membri. 

Non condannate l’Euro!!!! Che è solo e soltanto una Moneta… 

(*) Prof.ssa di Diritto dell’Unione europea e di Diritto internazionale.

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