Testo e foto di Marco Ristuccia
(segui Marco Ristuccia anche al seguente link: http://www.marcoristuccia.com/blog)
Una passeggiata fotografica durante l’evento “48 Stunden Neukölln”. Un racconto fatto di sguardi veloci, istintivi e attenti, in chiave “street-photography”, che rivela il mio primo impatto con uno dei più caratteristici quartieri di Berlino.
Attraverso una serie di eventi culturali e artistici questa manifestazione, organizzata con cadenza annuale dal Kulturnetzwerk sin dal 1999, rappresenta un tentativo di riscattare il quartiere dalla sua spiacevole nomea legata all’altissima presenza d’immigrati, rifugiati e in generale di realtà di degrado sociale.
Anche se questo tentativo di rivalutazione non sembra particolarmente gradito dagli abitanti, che si oppongono alle conseguenze di una potenziale “gentrificazione” al grido di “sauber = teuer” (pulito = caro), il risultato concreto sembra pienamente raggiunto.
Per un intero weekend gli abitanti di Neukölln scendono per le strade che si riempiono di musica, performance teatrali e mostre d’arte, il tutto arricchito da una straordinaria e multietnica scenografia fatta di vocianti bambini e bancarelle affollate di visitatori.
A differenza di altri quartieri qui l’atmosfera che si respira per le strade è quella di “casa”: il modo di vestire, gli atteggiamenti e le relazioni tra le persone rivelano una naturalezza disarmante, come se la strada fosse semplicemente un ulteriore vano del proprio appartamento.
Ed è tutto questo che ho cercato di sottolineare attraverso la mia breve escursione fotografica che, a celebrazione del motto “Ultima fermata paradiso” di quest’ultima edizione della manifestazione, si conclude con un magnifico tramonto su una terrazza di Neukölln.
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