Angela Merkel riferisce in Parlamento

Foto: Emilio Esbardo

Lunedì 18 novembre si è tenuta una sessione straordinaria del neoeletto Parlamento, durante la quale Angela Merkel ha riferito sul vertice europeo e sullo scandalo dello spionaggio americano.

Hans-Christian Ströbele, politico dei Verdi, che ultimamente aveva incontrato direttamente Edward Snowden in Russia, ha chiesto ad Angela Merkel se avesse ringraziato l’ex dipendente dei servizi segreti americani, grazie al quale si è venuti a conoscenza delle intercettazioni del suo cellulare. Ströbele ha definito l’azione di Snowden un “gesto umano”.

Gregor Gysi ha accusato la Cancelliera di mancanza di coraggio nei confronti degli americani.

Gregor Gysi parla con Angela Merkel prima del dibattito parlamentale - Foto: Emilio Esbardo

Angela Merkel ha fatto notare, dal canto suo, di aver condannato fortemente il gesto e di aver lasciato intendere al Governo americano che i rapporti si sono incrinati. Il Ministro degli Interni Friedrich ha rispedito al mittente le accuse di Gregor Gysi, affermando che è difficile affrontare una situazione del genere e che bisogna stare particolarmente attenti a non compiere un incidente diplomatico.

Gysi, leader della Sinistra, è diventato, dopo le elezioni, anche il leader dell’opposizione parlamentare, visto che l’SPD sta per allearsi con la CDU ed in questa sessione straordinaria ha fatto sentire fortemente la sua voce.

Cambiando tema del giorno ha accusato SPD e CDU di oscurare il Parlamento con le loro lunghe trattative per la formazione del nuovo Governo. Il Parlamento, infatti, si è riunito soltanto due volte dopo le elezioni.

Norbert Lammert, presidente del Bundestag, mentre legge il libro con i nomi dei nuovi parlamentari - Foto: Emilio Esbardo

L’SPD ha fatto richieste precise alla CDU in cambio dell’alleanza che permetterebbe di formare il nuovo Governo con a capo Angela Merkel. 

E sembra proprio che l’SPD abbia già raggiunto due importanti obiettivi, che sono il tema centrale della settimana e di cui parlano tutti i giornali: paga minima obbligata di 8,50 euro all’ora e il progetto di legge che prevede una quota minima del 30 per cento delle donne ai vertici delle aziende entro il 2016.

Vedremo come andrà a finire nei prossimi giorni.

foto e testo di Emilio Esbardo

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