“Berlino città aperta e solidale” - Incontro di Michael Müller con i corrispondenti esteri

Michael Müller - foto: Emilio Esbardo

di Emilio Esbardo

Mercoledì 16 dicembre 2015 nella sala conferenze del Municipio Rosso, il sindaco di Berlino ha incontrato i membri dell’associazione dei corrispondenti esteri (vap), di cui faccio parte anch’io. Michael Müller ha risposto molto gentilmente per un’ora alle domande dei giornalisti e al contempo è stato molto combattivo; ha riconosciuto errori commessi ma si è scagliato contro gli stereotipi negativi della metropoli tedesca. 


Ad esempio, a chi gli ha posto la domanda sui continui ritardi dell’apertura del nuovo aeroporto e di altre costruzioni, il sindaco ha ammesso che vi sono stati dei grandi sbagli, però non vuole sentir parlare di una singolarità berlinese. A tal proposito ha citato altri aeroporti, che hanno avuto problemi simili, gli scandali della Elbphilharmonie di Amburgo o i problemi legati a  Stuttgart 21. Di fronte a costruzioni, così imponenti, potrebbe accadere di perdere il controllo dell’organizzazione.

Ultimamente il numero di persone che si sta trasferendo nella capitale tedesca è aumentato vertiginosamente. Ogni anno giungono 40.000 persone. Nel 2014 si contavano all’incirca 3,5 milioni di abitanti. In tutto vi sono genti provenienti da 180 nazioni differenti. Tale fenomeno è visto positivamente da Müller, che crede che i nuovi arrivati siano una grande risorsa. Essi portano con sé idee da realizzare e spirito imprenditoriale. Per risolvere il problema della mancanza di abitazioni e degli aumenti vertiginosi degli affitti sono state approvate alcune leggi, che prevedono il tetto del 10% di aumento degli affitti, il divieto di utilizzo di alloggi in appartamenti vacanze in zone dove già ve ne sono molti, soprattutto in centro, e la costruzione di nuovi edifici popolari.

Michael Müller con il Presidente dell'associazione dei corrispondenti esteri a Berlino

Il problema abitativo non riguarda solo i nuovi immigrati regolari, bensì anche i rifugiati. Müller ha elogiato i berlinesi, per la loro generosità e solidarietà nei confronti di persone disperate, costrette a fuggire dai loro Paesi, distrutti dalle guerre.

Riguardo l’accoglienza dei fuggitivi, Müller ha ammesso che sono stati fatti degli errori e di non essere tutto soddisfatto dei risultati. Però era difficilissimo fare meglio a causa dell’alto numero di rifugiati, che arrivano costantemente (nel 2015 all’incirca 70.000). Per risolvere il problema si ricorrerà all’assunzione di nuovo personale.

Grazie alla politica di risparmio degli anni precedenti, il Senato si può adesso permettere di investire in risorse umane. Tra il 2016 e il 2017 sono previsti molti nuovi ingaggi negli apparati statali, per snellire la burocrazia e accelerare la crescita della città. Al centro vi è l’istruzione; sono previste 2000 nuove assunzioni nelle scuole.

Nonostante tutti i problemi, Berlino continua a crescere e ad attirare sempre più persone. La città è divenuta in breve tempo la capitale europea della politica e della cultura ed è centro d’interesse mediatico e scientifico.

Michael Müller - foto: Emilio Esbardo

Müller, a circa un anno dalla sua elezione a sindaco, chiede maggior tempo per migliorare i vari problemi cittadini. I buoni presupposti vi sono tutti e Müller ha dimostrato finora di voler far bene il suo lavoro.

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