Emancipazione femminile - Iniziate le riprese di Ku’Damm 59

Immagine di gruppo - foto: Emilio Esbardo

Con il copione di “Ku’Damm 59” descrivo il cosmo femminile delle ragazze degli anni ’50. Come ci si sentiva essere giovani allora, come ci si confrontava da donne con la propria identità nella società del “miracolo economico”. 

Ho riflettuto a lungo come elaborare correttamente la stesura del testo, come impostare al meglio la trama, per non ottenere un risultato banale. Quando penso ad un personaggio è perché so già che avrà un futuro nel racconto. L’idea di “Ku’Damm” è suscitata dalle storie che mi raccontava mia madre…


E’ questo il discorso principale della sceneggiatrice Annette Hess durante la conferenza stampa di presentazione di “Ku’Damm 59” alla quale erano presenti anche Nico Hofmann e Benjamin Benedict della società di produzione cinematografica tedesca UFA e Heike Hempel e Beate Bramstedt di ZDF (“Seconda Televisione Tedesca”). Nico Hofmann ha evidenziato come le produzioni berlinesi abbiano una risonanza internazionale e che sono molto richieste all’estero. Berlino è un magnete che attrae sempre più un vasto pubblico. Per realizzare scene ambientate in periodi storici come quello degli anni ’50 diviene sempre più difficile. Molto viene riprodotto in studio. La via Richard-Wagner-Strasse a ridosso del viale Ku’Damm, dove si è tenuta la conferenza stampa e dove il giorno stesso si giravano delle scene, è un buon esempio di luogo rimasto invariato nel tempo…  

“Ku’damm 56” trasmessa dal 20 al 23 marzo 2016 sul canale ZDF è una trilogia che ruota attorno al carattere principale di Monika Schöllack (Sonja Gerhardt) e delle sue sorelle, ragazze degli anni ’50, periodo del miracolo economico, educate ai valori tradizionali di una società prettamente maschilista dalla madre Caterina Schöllack (Claudia Michelsen), proprietaria della scuola di danza “Galant”. La miniserie è andata in onda anche in Italia, dall’11 al 19 agosto 2017, su RAI 3 con il titolo “Una strada verso il domani – Ku’damm 56”. 56 sta per 1956. Caterina, seguendo i dettami societari dell’epoca si adopera ad assicurare il miglior futuro delle figlie, che consisterebbe nel sistemarsi sposando un bravo e facoltoso marito. Mentre le sorelle Helga (Maria Ehrich) ed Eva (Emilia Schüle) sembrano rispettare le volontà materne – la prima sposando l’avvocato Wolfgang von Boost (August Wittgenstein), la seconda infermiera innamorata del suo capo il professor Fassbender (Heino Ferch) – Monika si ribella intraprendendo la strada del Rock and roll.

Dopo il grande successo di critica e di pubblico, con circa 16 milioni di spettatori nella sola Germania, gli ideatori hanno deciso di girare il seguito, sempre una trilogia ambientata a Berlino nel 1959, appunto “Ku’damm 59”. 

La conferenza stampa è stata organizzata per annunciare ai giornalisti l’inizio delle riprese della nuova miniserie. La regia è di Sven Bohse.

Trystan Pütter, Sabrin Tambrea - foto: Emilio Esbardo

Durante la sessione fotografica - foto: Emilio Esbardo

Al centro di “Ku’damm 59” vi sono il tema dell’emancipazione femminile, del ripensamento delle strutture familiari e del desiderio di autodeterminazione delle donne, che vogliono imporsi anche a livello lavorativo e non rimanere più ai margini della società come figure docili e affettuose accanto ad un marito che si prende cura di loro. 

Sono trascorsi tre anni dal 1956 e le cose sembrano andare per il verso giusto per la famiglia Schöllack, proprio come progettato dalla madre Caterina, divenuta persino manager della figlia Monika, che si sta costruendo una carriera come musicista e ballerina. Ad un certo punto avvengono situazioni ed eventi che faranno implodere le convenzioni sociali di allora. Helga scopre che suo marito Wolfgang è omosessuale.

Durante la sessione fotografica - foto: Emilio Esbardo

Monika partorisce la bimba Dorli senza essere sposata; per questo motivo non solo non riceverà una visita della madre in ospedale, ma le verrà sottratta la figlia dal tribunale, che l’affiderà a sua sorella Helga e al marito Wolfgang. 

Seguiranno una serie di scandali molto forti per l’epoca. Infatti Monika, che stava iniziando anche una promettente carriera cinematografica, durante la premiere del suo film “Nicki und Freddy machen Musik” (Nicki e Freddy fanno musica) rende pubblici alcuni dettagli sulla figlia illegittima e su suo padre, che le troncheranno il suo futuro di attrice di successo.

Nella terza e ultima puntata Monika inizia una nuova relazione amorosa con Joachim ed una nuova carriera nel mondo del Blues…

Durante la sessione fotografica - foto: Emilio Esbardo

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