Il problema europeo dei rifugiati al centro dell’incontro tra Merkel e Szydło a Berlino

Angela Merkel e Beata Szydło - foto: Emilio Esbardo

di Emilio Esbardo

Il Primo ministro della Polonia Beata Szydło si è recata, venerdì 12 febbraio 2016, a Berlino, per discutere con Angela Merkel su questioni fondamentali riguardanti l’Unione europea. Sin dagli onori militari fino alla congiunta conferenza stampa si è percepito un certo nervosismo ed astio tra i due leader. Szydło ha sorriso soltanto durante le strette di mano.


Il premier polacco, in carica dal 16 novembre 2015, fa parte del partito euroscettico, di destra, di ispirazione conservatrice Diritto e Giustizia (in lingua originale: Prawo i Sprawiedliwość; abbreviato: PiS).

Beata Szydło e Angela Merkel - foto: Emilio Esbardo

Dal cambio di governo, i rapporti diplomatici tra Germania e Polonia sono peggiorati drasticamente. Uno dei punti maggiori di disaccordo riguarda il problema dei rifugiati e il rifiuto del governo polacco di imporre quote di accoglienza per tutti i Paesi europei. Szydło si è, però, dimostrata disponibile ad avviare una politica in comune europea ed ha affermato che la Polonia già versa soldi per risolvere il problema, che, finora, non è stato affrontato in modo efficace.

Merkel ha fatto appello alla solidarietà e all’unione, ricordando che sono state queste due componenti a rendere vincente il movimento di Solidarność.

Sia Szydło che Merkel hanno annunciato di lanciare un programma d’aiuto congiunto in una zona di confine tra la Turchia e la Siria, naturalmente in collaborazione con le altre nazioni europee.

Beata Szydło e Angela Merkel - foto: Emilio Esbardo

Angela Merkel e Beata Szydło - foto: Emilio Esbardo

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