di Emilio Esbardo
Con l’apertura della struttura Einstein Center Digital Future mettiamo alla prova la capacità di innovazione e di prestazione della nostra città. Qui la scienza, l’economia e la politica concorrono congiuntamente a rendere Berlino uno dei centri maggiori, a livello internazionale, nel campo della digitalizzazione (Michael Müller, sindaco di Berlino)
Il 3 aprile 2013, alla presenza di Michael Müller, sindaco della capitale tedesca, è stata inaugurata la struttura Einstein Center Digital Future (ECDF).
Grazie alla fondazione di questo nuovo ente, verranno assegnate 50 nuove cattedre nel campo del digitale. Per il progetto sono stati raccolti finora 38,5 milioni di euro, provenienti da fondi pubblici e privati. L’innovazione digitale è fondamentale oramai in ogni ambito della nostra vita quotidiana. Essa sarà indispensabile in ambito medico-scientifico, societario ed umanistico.
Ad esempio in campo medico, come ha affermato Erwin Böttinger (Presidente del consiglio d’amministrazione dell’Istituto di ricerca per la salute di Berlino): “Uno dei principali temi della medicina è la personalizzazione. Ciò include sia la prevenzione delle malattie sia un trattamento individualizzato”.
A tal proposito, tra i vari oggetti esposti durante l’inaugurazione, uno dei più importanti era il TVB (abbreviazione di The Virtual Brain), una piattaforma di simulazione multimediale, che scannerizza in maniera non invasiva il cervello umano. Il TVB riesce a simulare i cervelli danneggiati e le terapie applicate. Lo scopo dei ricercatori è quello di riuscire in futuro ad utilizzare questa macchina per curare malattie come la schizofrenia, l’ictus e l’epilessia.
Un gruppo di ricerca del famoso ospedale berlinese Charité sta lavorando inoltre ad un utilizzo di questa tecnologia esteso agli Smartphone e ai Tablet. L’applicazione che lo renderebbe possibile si chiama BrainModes e permetterebbe a chiunque di esaminare in tempo reale le proprie attività celebrali.
Di fronte alla stampa a prendere la parola sono stati, oltre a Michael Müller, Christian Thomsen, Presidente della Università tecnica di Berlino e Günther Stock, membro del consiglio d’amministrazione della Fondazione Einstein.
Presenti erano anche i professori: Odej Kao (Università tecnica di Berlino), Gesche Joost (Accademia delle Belle Arti di Berlino), Erwin Böttinger (Presidente del consiglio d’amministrazione dell’Istituto di ricerca per la salute di Berlino), Johann Christoph Freytag (Università Humboldt di Berlino) e Jochen Schiller (Università libera di Berlino).
Christian Thomsen ha dichiarato: “Abbiamo realizzato un progetto che già attira l’attenzione internazionale. La digitalizzazione è un processo veloce, versatile, minaccioso per alcuni, pieno di opportunità per altri. Con il nostro Centro Einstein vogliamo trovare risposte per l’evoluzione verso l’interdisciplinarità del mondo digitale e dare ai cittadini la possibilità di conoscere gli effetti di tale processo, di parteciparvi e di avere la possibilità di discuterne con i ricercatori (…) Questo progetto farà scuola ed è un buon esempio di collaborazione in ambito scientifico”.
Tale collaborazione è visibile soprattutto nella cifra accumulata per la realizzazione dell’Istituto: i 38,5 milioni di euro sono un esempio di sinergia tra pubblico e privato. Organi della politica, dell’economia e della società (vi sono coinvolte più di 20 aziende oltre alle iniziative dei singoli) si sono uniti per apportare il loro contributo per far divenire Berlino una delle più importanti città a livello internazionale, protagonista del futuro.
Finora i responsabili della struttura Einstein Center Digital Future hanno ricevuto all’incirca 300 domande di assunzioni, provenienti da 70 differenti Paesi.
Per maggiori informazioni: www.digital-future.berlin
Per candidarsi alle cattedre di professore presso l’Istituto: www.digital-future.berlin/ecdf-professorships
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