Intervista a Salvatore Serventi

Immagine: gentile concessione di Salvatore Serventi

di Michela Buono

Dottor Serventi cosa ricorda della sua infanzia?

Eravamo talmente poveri che, chi era ancora più povero, bussava alla nostra porta chiedendo di essere aiutato.


Il suo è un cognome blasonato, cosa le raccontavano sulle origini della sua famiglia?

Sfortunatamente ho conosciuto poco i miei avi, il casato è della metà del diciassettesimo secolo

L’immagine rappresentata nel suo stemma è molto bella. A cosa si riferisce?

In realtà mi sono sempre interessato poco anche perché non è rimasto nulla, a parte il casato e la sua storia. Ho intenzione, però, di fare una ricerca perché sono molto curioso a riguardo

Quanto conta l’ironia nella vita?

L’ironia nella vita conta molto, tante volte capita di ridere di noi stessi, la mia e una ironia “spontanea” direi “naturale”

C’è un ricordo più o meno recente che la fa sorridere?

Avevo instaurato un’amicizia con una signora di 30 anni e con un figlio che, con il passare del tempo, si era innamorata. Per un po’ di tempo ho lasciato che si sfogasse, successivamente avendo oltrepassato il limite, le ho detto, chiaramente, che non potevo darle ciò che mi chiedeva. Era diventata talmente gelosa da togliermi l’amicizia su Facebook e bloccare anche le mie amiche

Se potesse cambiare qualcosa relativamente a questa società, cosa cambierebbe?

Bisognerebbe ritornare ai valori di un tempo: rispetto reciproco, educazione, amore verso il prossimo, verso la famiglia. Valori fondamentali che oggi si sono persi

Secondo lei c’è una volontà politica volta al cambiamento?

Oggi ci sono troppi interessi politici ed economici, è una gara ad accaparrarsi i Paesi ricchi e ad abbandonare al loro destino quei Paesi che non hanno nulla. E’ inevitabile che si creino guerre e conflitti di vario genere. Purtroppo non esiste una volontà politica che si adoperi verso un cambiamento positivo, anzi, i Paesi più ricchi cercano di “affondare” la democrazia “nascente” dei Paesi più poveri

Non crede che tutto ciò dipenda anche da noi, dalle nostre scelte anche in ambito politico?

Noi contiamo poco o nulla, i governi vorrebbero che fossimo tutti analfabeti per evitare critiche e proteste di vario tipo

Una domanda che vorrebbe le venisse posta?

Come è possibile che gli italiani accettino che un Presidente del Consiglio, nominato e non eletto, cambi la Costituzione. A che titolo ha deciso una cosa del genere. Da democristiano che era è diventato di sinistra! Ci vorrebbe coerenza politica! Io non mi vergogno a dirlo ero e continuo ad essere socialista, ma di “vecchia scuola”, quella di 30 anni fa. Io condividevo tutto, era un altro modo di pensare, oggi sono solo arrivisti attaccati ai soldi

La dignità esiste ancora?

A livello personale sì, generalmente parlando no. Sono riusciti a calpestare anch’essa ma io non ci sto

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