Intervista con Klaus Wowereit / Interview mit Klaus Wowereit

Klaus Wowereit con i rappresentanti della Stampa Internazionale (vap) / Klaus Wowereit und die Vertreter der internationalen Presse in Deutschland (vap) - Foto: Emilio Esbardo

di / von Emilio Esbardo

Klaus Wowereit si dimetterà da sindaco di Berlino l’11 dicembre 2014. È in carica dal 16 giugno 2011. Il 27 ottobre 2014 ha ricevuto i rappresentanti della Stampa Internazionale in Germania (vap) nel municipio Rotes Rathaus. Dopo l’evento l’ho intervistato. Il 18 agosto 2011 avevo fotografato la sua campagna elettorale nel quartiere di Charlottenburg e già allora gli avevo posto quattro domande. / Klaus Wowereit tritt als Regierender Bürgermeister von Berlin zum 11. Dezember 2014 zurück. Er ist seit dem 16. Juni 2001 im Amt. Am 27. Oktober 2014 hat er die Vertreter der internationalen Presse in Deutschland (vap) im Roten Rathaus empfangen. Nach der Veranstaltung habe ich ein Interview mit Klaus Wowereit gemacht. Am 18. August 2011 habe ich seinen Wahlkampf in Charlottenburg fotografiert und schon damals vier Fragen an ihn gestellt.


INTERVISTA / INTERVIEW

– Sig. Wowereit, ci sono state cose durante il suo mandato, che lei avrebbe voluto realizzare ma non ha fatto e cose che ha fatto, ma di cui poi si è pentito?

Non rimpiango nulla e certamente non sono riuscito a fare tutto, ma lei sa come vanno queste cose.

– Herr Wowereit, gab es, während Ihrer Amtszeit, Dinge, die Sie machen wollten aber die sie nicht gemacht haben, und Dinge die Sie gemacht haben und danach bereut haben?

Bereut habe ich nichts aber sicherlich ist nicht alles gelungen aber Sie wissen das schon.

Klaus Wowereit con i rappresentanti della Stampa Internazionale (vap) / Klaus Wowereit und die Vertreter der internationalen Presse in Deutschland (vap) - Foto: Emilio Esbardo

– Berlino è la terza città più visitata in Europa. Quanto hanno inciso i turisti nel volto della città?

Tantissimo. La città è diventata molto internazionale. In centro, si sente gente parlare le lingue di tutto il mondo. Il turismo crea posti di lavoro, più di 100 000 persone vivono di turismo e che è uno dei più importanti fattori economici e mostra il carattere internazionale della città. 

– Berlin ist die dritte meist besucht Stadt Europas. Wie sehr haben die Touristen die Stadt geprägt?

Sehr stark. Die Stadt ist sehr international geworden, man hört alle Sprachen der Welt mitten in der Stadt, der Tourismus schafft Arbeitsplätze, mehr als hunderttausende Menschen leben vom Tourismus und dementsprechend ist das ein ganz wichtiger Wirtschaftsfaktor und es zeigt die Offenheit der Stadt.

– A causa della crisi economica, sempre più italiani si trasferiscono qui. Che ruolo gioca l’integrazione? Quali strutture offre la città per l’integrazione?

Questa è tradizionalmente una città, dove sempre più persone vi si trasferiscono e Berlino ha sempre facilitato l’integrazione. Vi sono però due facce della stessa medaglia, suppongo: da una parte vi sono i berlinesi che accolgono gli immigrati a braccia aperte e dell’altra, persone disposte a lasciarsi integrare, dunque persone che danno il loro contributo alla causa: credo che l’integrazione sia avvenuta con successo in moltissimi casi. Ma ci sono anche approcci con società parallele e qui dobbiamo lavorarci.

– Wegen der Wirtschaftskrise ziehen immer mehr Italiener hierher. Wie wichtig ist Integration? Welche Strukturen bietet die Stadt für die Integration?

Diese Stadt ist traditionell eine Stadt, in der immer Menschen dazukommen und Berlin hat es weitgehend immer verkraftet und Menschen integriert. Es gehören aber zwei Seiten dazu, nehme ich an: einerseits dass die Berliner, die Menschen mit offenen Armen empfangen und zum andern, dass man sich auch integrieren lassen will, also auch einen eigenen Beitrag leistet: ich denke, dass ist in vielen, vielen Fällen gelungen. Aber es gibt auch Ansätze von parallelen Gesellschaften und daran müssen wir arbeiten.

Foto: © il nuovo Berlinese

– Conosce la comunità italiana a Berlino? Vi sono italiani che hanno inciso nel volto della città?

No. Gli italiani appartengono alla nostra quotidianità, ma non li conosciamo. Nel campo della gastronomia, ad esempio, hanno inciso significativamente nella nostra vita, attraverso la loro ottima cucina creativa. Ma nel campo dell’arte e del design è accaduta la stessa cosa.

– Kennen Sie die italienische Gemeinschaft in Berlin? Gibt es Italiener, die diese Stadt geprägt haben?

Nö, die italienischen Menschen gehören zu unserem Alltag und wir kennen sie nicht. Im Bereich der Gastronomie, beispielsweise ist unser Leben wesentlich gestaltet worden durch die kreative tolle italienische Küche und in dem Bereich der Kunst und des Designs.

– La caduta del Muro ha influito sulla sua vita?

Sì, Naturalmente. Ma non solo sulla mia bensì sulla vita di tutta la città. Noi adesso siamo liberi, abbiamo opportunità di sviluppo e Berlino proprio dopo la riunificazione si è potuta trasformare in una città internazionale. Cosa che prima non era.

– Hat der Mauerfall Ihr Leben beeinflusst?

Ja natürlich, das hat nicht nur mein Leben beeinflusst sondern das Leben der ganzen Stadt. Wir sind frei. Wir haben Entfaltungsmöglichkeit und Berlin hat sich nach der Wiedervereinigung dementsprechend zu einer internationalen Stadt entwickelt, die es vorher nicht war.

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