Se nella DDR non esistevano i diritti civili, si è sviluppata però maggiormente l’emancipazione della donna. Già nella Costituzione, datata 7 ottobre 1949, si può leggere nell’articolo 18:
Uomo e donna hanno diritto allo stesso stipendio in lavori equiparati. La donna gode di una protezione particolare nel mondo del lavoro (“Mann und Frau haben bei gleicher Arbeit das Recht auf gleichen Lohn. Die Frau genießt besonderen Schutz im Arbeitsverhältnis”).
La Repubblica Federale è rimasta su questo tema arretrata per tantissimi anni. Basti pensare che solo nel 1977 è stato concesso alle donne di essere assunte senza aver bisogno del consenso del marito e che solo nel 1979 è entrato in vigore il periodo di maternità (Nella DDR nel 1972 era stato aumentato a 18 mesi e sempre nello stesso anno è stato legalizzato l’aborto).

Dipinto della DDR alla parete dell’edificio del Ministero delle Finanze a Berlino - Foto: Emilio Esbardo
Nella Germania riunita, dove vige la costituzione della Repubblica Federale, la violenza sessuale nel matrimonio, è stato riconosciuto come un crimine solo nel 1997.
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