Le stelle dell’italianità splendono nella notte berlinese

Devid Striesow, Gabriel Garko e Otto Retzer - foto: Emilio Esbardo

Non sono molti gli italiani a Berlino che si possono vantare di essere popolari a tal punto da attirare l’attenzione della stampa e dei media locali. Uno però lo ha fatto da molti anni, da ventiquattro per la precisione e per svariati motivi. 


Stiamo parlando del Cavaliere della Repubblica tedesca Massimo Mannozzi, proprietario del celeberrimo ristorante Bacco nella Marburger Straße, dove sono passati gli uomini e le donne più importanti dell’intero pianeta (politici, attori, cantanti, uomini d’affari e chi più ne ha più ne metta). Ebbene venerdì scorso il Cavaliere ha organizzato la ventiquattresima edizione del premio “La notte delle stelle”, da lui istituito dal lontano 1993 in occasione della Berlinale.

Una giuria, formata dal critico cinematografico e giornalista Claudio Trionfera (Medusa Cinema), Fulvia Caprara (La Stampa), Paolo Mereghetti (Corriere della sera), Andrea Martini (Quotidiano Nazionale) ed il regista tedesco Schlöndorff Volker ha deciso di assegnare il premio -in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e l’ANICA, l’Associazione Nazionale delle Industrie Cinematografiche- all’attore italiano Gabriel Garko, idolo di tutte le donne italiane e non, a quello tedesco Devid Striesow ed al regista ed attore austro-tedesco Otto Retzer.

Massimo Mannozzi e Gabriel Garko - foto: Emilio Esbardo

Durante il ballo - foto: Emilio Esbardo

La cerimonia ha visto la presenza di numerosi ospiti del mondo dello spettacolo, giornalistico e politico. Fra gli altri Gregor Gysi della Linke, Matthias Kollatz-Ahnen dell’SPD, Bernhard Schodrowski (portavoce del Senato di Berlino) e l’Ambasciatore d’Italia Pietro Benassi.

Una lunga tradizione, dicevamo, quella della Notte delle Stelle, nata dalla volontà di riunire sotto i riflettori dello spettacolo, le eccellenze italiane. E il cavalier Mannozzi c’è sempre riuscito benissimo. Chiunque a Berlino, e non solo, sa della capacità aggregativa e dell’accoglienza, tipicamente toscane, del più conosciuto ristoratore italiano in terra tedesca. Si potrebbe dire, senza timore d’esagerare, che abbia fatto più lui per la popolarità ed i rapporti interpersonali fra tedeschi ed italiani di molte Istituzioni nazionali. Ha sempre messo in relazione il saper conversare, il buon cibo (ovviamente) e un modo tutto italiano di coinvolgere l’interlocutore, come ha ampiamente dimostrato anche in occasione della serata di venerdì. La voglia di ridere e lasciarsi andare sulla pista da ballo fino a tarda notte, tanto dei tedeschi che degli italiani,  ha fatto il resto.

Il premio Oscar Volker Schlöndorff e Otto Retzer - foto: Emilio Esbardo

Chissà che il prossimo anno non si possa vedere sul palco l’ultima stella del cinema italiano Gianfranco Rosi, fresco vincitore della Berlinale 2016!

Articolo a cura della redazione de “il Deutsch-Italia” 

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