Nel 2009 le celebrazioni dei 20 anni della caduta del Muro: il ricordo

Durante le celebrazioni: Nicolas Sarkozy ed Angela Merkel - Foto: Emilio Esbardo

di Emilio Esbardo

Berlino nel 2009 ha celebrato e rivissuto quel periodo storico che ha cambiato le sorti del mondo. La commemorazione è stata il punto di arrivo di un anno pieno d’avvenimenti, fatti di mostre fotografiche, concerti, film, letture, discussioni, aperture di musei e installazioni, come la mostra all’aria aperta ad Alexanderplatz o le esposizioni degli artisti che sono diventati famosi per aver dipinto il Muro. 


Uno degli eventi più importanti è stato sicuramente il miniconcerto gratuito tenuto il 5 novembre in contemporanea con gli Mtv Music Awards dagli U2 davanti alla Porta di Brandeburgo.  

Il 9 novembre di ventidue anni fa i berlinesi ebbero la sensazione di essere al centro del mondo. I media giunsero da ogni luogo per raccontare uno degli eventi principali del ventesimo secolo: la caduta del Muro di Berlino. Di fronte si aveva un futuro incerto ma pieno di speranze. Berlino nel 2009 ha celebrato e rivissuto quel periodo storico che ha cambiato le sorti del mondo.

La commemorazione è stata il punto di arrivo di un anno pieno d’avvenimenti, fatti di mostre fotografiche, concerti, film, letture, discussioni, aperture di musei e installazioni, come la mostra all’aria aperta ad Alexanderplatz o le esposizioni degli artisti che sono diventati famosi per aver dipinto il Muro (tra i più famosi forse ci sono Thierry Noir e Kiddy Citny).

Uno degli eventi più importanti è stato sicuramente il miniconcerto gratuito tenuto il 5 novembre in contemporanea con gli Mtv Music Awards dagli U2 davanti alla Porta di Brandeburgo.

Non sono mancati, naturalmente, anche appuntamenti particolari, come l’invito, per l’otto novembre, a cittadini e turisti a formare una “catena di fazzoletti”, portando con sé fazzoletti colorati, come rappresentazione delle molte lacrime e addii. O a costruire una catena umana di oltre 30mila persone a ricordo del Muro per iniziativa del britannico Martin Butler.

Durante le celebrazioni dei vent'anni della caduta del Muro - Foto: Emilio Esbardo

Il nove novembre Berlino si è fatta trovare pronta all’appuntamento. Tutto è stato preparato meticolosamente per mesi.

Lungo gli edifici, i caffè, i cinema, i numerosi giganteschi centri commerciali del dopo Muro, spuntati dal nulla come il nuovo quartiere governativo o la “nuova” Potsdamer Platz, si è mossa una massa di persone in festa. Le autorità hanno stimato un’affluenza di circa 100.000 persone. L’attrazione principale della giornata sono stati gli enormi parallelepipedi di polistirolo, stele colorate alte due metri e mezzo e tutte decorate con temi differenti, posti in centro città sull’antico tracciato del Muro.

A Berlino c’erano decine di capi di Stato ad onorare la cosiddetta “Festa della Libertà”, tra gli altri, il premier britannico Gordon Brown, il presidente francese Sarkozy e il presidente russo Dmitry Medvedev. Non erano presenti Helmut Kohl, uno dei principali fautori della riunificazione e il presidente americano Barack Obama.

Il momento principale della serata è stato quando Angela Merkel ha attraversato l’ex passaggio di frontiera della Bornholmer Strasse, il primo aperto nella notte del 9 novembre 1989.

Tutte le manifestazioni più importanti si sono concentrate all’incirca dalle ore 19:00, a partire dal concerto di musica classica con pezzi di Wagner e Beethoven.

Verso le 19:30 si sono tenuti i discorsi della Merkel e di altri capi di Stato. Verso le 20:00 sono stati fatti crollare tutti i parallelepipedi con effetto domino e, per concludere in bellezza la serata, i fuochi di artificio presso la Porta di Brandeburgo.

Fuochi artificiali presso la Brandenburger Tor - Foto: Emilio Esbardo

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