Anche quest’anno è stato assegnato il Medienpreis Politik (Il Premio giornalistico in campo politico), che consiste nella cifra di 5000 euro. La cerimonia si è tenuta all’interno del Parlamento, in una sala adiacente alla famosa cupola in vetro. Sono stati invitati numerosi rappresentanti politici e giornalisti, tra cui Emilio Esbardo de il nuovo Berlinese.
La giuria era composta dai giornalisti Tissy Bruns (Tagesspiegel), Daniel Goffart (Focus), Stephan Detjen (Deutschlandfunk), Bettina Schausten (ZDF-Hauptstadtstudio), Thomas Kröter (Kölner Stadtanzeiger/Mitteldeutsche Zeitung), Peter Limbourg (ProSiebenSat.1), Thorsten Kleditzsch (Freie Presse).
I candidati erano il regista e produttore Levi Salomon per il suo video Demokraten; Karsten Kammholz, Volker ter Haseborg, Ulf B. Christen, Lars-Marten Nagel per il loro articolo Feind, Todfeind, Parteifreund apparso su Hamburger Abendblatt; Andreas Große Halbuer e Christian Salewski per il loro articolo Im Land der Leidenschaft pubblicato sul Financial Times Deutschland.
Il premio è stato istituito per premiare i lavori giornalistici, che contribuiscono ad approfondire e ad aprire dibattiti sul tema del parlamentarismo. Possono essere candidati tutti i tipi di media, sia regionali sia nazionali.
A proclamare i vincitori di quest’anno, ossia Karsten Kammholz, Volker ter Haseborg, Ulf B. Christen, Lars-Marten Nagel, è stato il presidente del Parlamento Norbert Lammert.
Lammert nel suo discorso ha ricordato, commosso, Tissy Bruns, deceduta recentemente, che faceva parte della giuria.
È un articolo ben scritto quello dei giornalisti di Hamburger Abendblatt, pubblicato alla fine del 2011.
Con uno stile accattivante descrivono alla perfezione, per dirla con parole loro “di un racconto sull’amicizie di partito, di tradimento e di vendetta e di una lotta di potere all’interno di un partito democratico”, che ha portato alle dimissioni e alla perdita della reputazione di Christian von Böttlicher (partito CDU), allora, nel 2011, 40enne.
Christian von Böttlicher, che secondo le previsioni sarebbe diventato il nuovo Presidente dello Stato Schleswig-Holstein, ha commesso l’imprudenza di iniziare una relazione sessuale con una ragazzina di 16 anni, Kathie S., conosciuta attraverso Facebook. Non hanno commosso l’opinione pubblica, le sue dichiarazioni, che il suo era “semplicemente amore”.
Durante la conferenza stampa, quando ha annunciato le sue dimissioni, ha chiesto scusa ai suoi colleghi, i quali sono stati, in realtà, i fautori della sua caduta.
Ecco come questo viene descritto nell’articolo premiato Feind, Todfeind, Parteifreund (Inimicizia, Inimicizia viscerale, amicizia all’interno del partito):
È caduto, perché ha avuto una relazione con una ragazza. Perché non ha compreso, che per i politici valgono pretese morali differenti da quelle degli altri. Perché ha giudicato erroneamente il suo potere. Ma Christian von Böttlicher è anche caduto, perché aveva nemici all’interno del suo partito. “La relazione con Lolita” ha offerto loro il giusto pretesto. / Er ist gestürzt, weil er eine Beziehung mit einem Mädchen eingegangen ist. Weil er nicht verstanden hat, dass für Politiker andere moralische Ansprüche gelten als für andere. Weil er seine Macht falsch eingeschätzt hat. Aber Christian von Böttlicher ist auch gestürzt, weil er in seiner Partei Feinde hatte. Die „Lolita-Affäre“ bot ihnen den richtigen Anlass. (traduzione libera dell’autore dell’articolo)
È da precisare che in Germania non è reato avere rapporti sessuali con una ragazza, consenziente, dai sedici anni in su.
Quello dei giornalisti è stato un lavoro, al quale si sono dedicati all’incirca dopo 6 mesi dall’accaduto. Gli avvenimenti sono citati in ordine cronologico e lineare e l’inizio dell’articolo suona così:
Questa non è la storia d’amore di un politico per una ragazza minorenne. Bensì la storia di un processo in un partito democratico. Il lavoro da artigiano dei parlamentari al di là delle elezioni… / Dies ist keine Geschichte über die Liebe eines Politikers zu einem minderjährigen Mädchen. Sondern eine Geschichte über Prozesse in einer demokratischen Partei. Über das alltägliche Handwerk von Parlamentariern jenseits von Wahlen… (traduzione libera dell’autore dell’articolo)
testo e foto di Emilio Esbardo
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