Resoconto annuale sull’unificazione tedesca – le distanze tra est ed ovest si accorciano sempre di più

Il 26 settembre il Ministro dell’Interno Hans-Peter Friedrich ha presentato alla conferenza stampa il rapporto annuale, di circa 150 pagine, che concerne il processo di unificazione tedesco. Dopo le foto di turno, il Ministro si è detto soddisfatto del risultato conseguito. Secondo i dati in suo possesso “die neuen Länder” (“le nuove regioni”, come vengono definite le aree geografiche dell’ex Repubblica Democratica Tedesca), hanno ottenuto un processo di avvicinamento economico e strutturale agli Stati dell’ovest.

Esempi lampanti, così si legge nella prima pagina, sono le moderne infrastrutture, un’assistenza sanitaria sempre più paragonabile a quella dell’ovest ed una adeguata politica ambientale (nella DDR l’inquinamento era un grosso problema). Inoltre la disoccupazione ha raggiunto il suo minimo storico. Il processo di unificazione, però, ha precisato Hans-Peter Friedrich, non è ancora stato completato e c’è bisogno di nuovi, importanti provvedimenti.

Il Governo Merkel punta soprattutto a promuovere gli investimenti e le innovazioni. Molti imprenditori dell’est hanno già investito in prodotti ed in tecnologie nel campo delle energie rinnovabili.

Ministro Hans-Peter Friedrich - Foto: Emilio Esbardo

La stessa comunità europea metterà a disposizioni fondi per il programma “Horizont 2020”, dal 2014 fino al 2020, che promuove le eccellenze scientifiche. Ricerche ed innovazioni sono tra le colonne portanti della futura Europa.

Per la costruzione dell’est della Germania si continueranno ad erogare, fino al 2019, risorse finanziare, stabilite nel cosiddetto “Solidarpakt II” (patto di solidarietà).

Di rilevante importanza sono anche l’internazionalizzazione delle imprese dell’est e l’assunzione di operai specializzati stranieri. A tal proposito è stato creato il portale www.make-it-in-germany.com, che si rivolge ai professionisti e agli accademici, ai quali vengono offerte informazioni utili sulla vita e sul lavoro in Germania.

Il resoconto annuale - Foto: Emilio Esbardo

Il resoconto del Ministro Friedrich ha provocato reazioni sia nel mondo politico sia in quello dei media. Ad esempio, nell’articolo del quotidiano Berliner Zeitung “Der Osten Fällt wieder zurück” (L’est fa di nuovo un passo indietro) del 27 settembre si può leggere:

“Knapp 22 Jahre nach der deutschen Einheit hat sich der Abstand zwischen Ost und West wieder vergrößert (…) Das Bruttoinlandsprodukt lag 2011 im Osten bei nur 71 Prozent des westdeutschen Niveaus. Im Vorjahr waren es 73 Prozent” / “A circa quasi 22 anni dall’unità tedesca, la distanza tra est ed ovest è ritornata ad aumentare (…) Il prodotto interno lordo dell’est, nel 2011, era solo al 71% del livello dell’ovest. L’anno precedente era al 73%” (traduzione libera dell’autore dell’articolo).

Tra i punti più critici rilevati dall’opposizione politica c’è il costante spopolamento delle nuove regioni. Stephan Kühn dei Verdi ha denunciato il maggior flusso di denaro per le infrastrutture rispetto alla formazione, all’innovazione e alla ricerca.

di Emilio Esbardo

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