Ambasciatore d'Italia Silvio Fagiolo

di Redazione

Il 28 giugno è morto l’Ambasciatore Italiano Silvio Fagiolo, uno dei migliori diplomatici degli ultimi decenni, che ha servito la nostra Nazione in sedi importantissime come Berlino, Washington, Mosca, Bruxelles. Ma è a Berlino dove si è distinto di più. Silvio Fagiolo è stato uno dei maggiori sostenitori del restauro conservativo dell’edificio dell’Ambasciata Italiana nella capitale tedesca, apportato dall’architetto Vittorio De Feo tra il 1999 e il 2003, i cui festeggiamenti finali sono avvenuti alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Ciampi e sono stati seguiti con interesse anche dai media tedeschi.

Presso l’editore tedesco “Nicolai” è uscito il libro “L’Ambasciata d’Italia a Berlino”, curata da Silvio Fagiolo stesso, che narra l’interessante storia dell’edificio, legato a Hitler e a Mussolini, e racconta nei minimi dettagli la storia dei lavori di costruzione: molte distruzioni avvenute durante il conflitto mondiale sono ancora visibili. In una bella un’intervista alla rivista “Oltre Confine” (www.oltreconfine.de/giugno03/main5.5.htm) aveva dichiarato:

“La storia dell’Ambasciata d’Italia in Germania non può in alcun caso essere cancellata, e del resto il progetto dell’architetto De Feo aveva come fine primario il ripristino e la conservazione delle forme originarie, non certo la loro rimozione. Le “tracce” di questa storia rimangono quindi ben visibili, così come visibili rimarranno i suoi “simboli”, inclusi i fasci, anche se conservati in spazi diversi, meglio compatibili con l’opera di restauro”.

Fagiolo, scrittore prolifico ed apprezzato intellettuale, ha pubblicato differenti libri e saggi come “I gruppi di pressione in Urss”, “l’Operaio americano”, “La Russia di Gorbaciov”, “La pace fredda”, “L’idea dell’Europa nelle relazioni internazionali”.

Riassumendo le tappe principali: Silvio Fagiolo è nato il 1938 a Roma. Dopo essersi laureato in Giurisprudenza nel 1961 si avvia alla carriera diplomatica a partire dal 1969. Dal 1972 al 1979, grazie alla perfetta padronanza della lingua russa, risiede a Mosca, all’inizio con funzioni di Secondo Segretario e in seguito come Primo Segretario. 

È di nuovo a Roma, dal 1979 al 1982, alla Direzione Generale degli Affari Politici. Tra il 1982 e il 1986 è a Bonn, dove ricopre gli incarichi di Primo Consigliere.

Dal 1991 al 1995 è Ministro Consigliere a Washington. È Ambasciatore d’Italia a Berlino dal 2001 fino al 2005. Infine è divenuto professore presso la LUISS di Roma e collaboratore del Sole/24 ore.

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